Spazio satira
Frosinone
14.11.2024 - 10:29
Servizi di accoglienza a richiedenti asilo e rifugiati, Frosinone capofila del progetto
Sono 42 i posti destinati ai migranti finanziati dal ministero dell’Interno per 1.573.146 euro. Saranno ospitati dai Comuni di Frosinone, Alatri e Castro dei Volsci. Il bando per l’affidamento della gestione delle azioni del sistema per l’accoglienza e l’integrazione dei titolari di protezione internazionale (Sai) per il biennio 2025/2026 scadrà il prossimo 12 dicembre.
Il Comune di Frosinone è capofila di un progetto Sai (ex Sprar/Siproimi) in favore di titolari di protezione internazionale in partnership proprio con i Comuni di Alatri e Castro dei Volsci dal biennio 2016-2017, poi rifinanziato per i trienni 2018-2020 e 2021/2023. Al che Frosinone ha presentato domanda per la prosecuzione del progetto anche per il triennio in corso, sempre per offrire tutela a 42 richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale.
Oggetto del servizio è la messa in atto di interventi di base (vitto, alloggio) e volti al supporto di percorsi di inclusione sociale, funzionali alla (ri)conquista dell’autonomia individuale quali: l’assistenza sanitaria e psicologica, l’orientamento/accompagnamento sul territorio, la consulenza legale, i servizi di interpretariato e mediazione culturale, i percorsi individuali di inserimento lavorativo, l’insegnamento della lingua italiana, l’integrazione abitativa, le attività di socializzazione, con attenzione particolare alle categorie vulnerabili.
Nelle more dell’espletamento della procedura di gara, al fine di evitare interruzioni e garantire la prosecuzione delle attività, è stata disposta una proroga tecnica il cui costo, rapportato alla durata, deve essere portato in detrazione all’importo complessivo previsto per il 2024.
Per il Comune di Frosinone non ci sono onori a carico in quanto l’intera operazione è a carico del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.
L’ente avrà l’obbligo di reperire strutture residenziali e civili abitazioni da adibire all’accoglienza, ubicate a Frosinone, Alatri e Castro dei Volsci, che siano: pienamente e immediatamente fruibili; conformi alle normative comunitarie, nazionali e regionali, in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica; predisposte e organizzate in relazione alle esigenze dei beneficiari, tenendo conto delle caratteristiche delle persone da accogliere. Prevista la distrubuzione dei posti tra i vari partner del progetto, ovvero 10 posti a Frosinone, 18 ad Alatri e 14 a Castro dei Volsci.
Il progetto avrà una durata indicativa di 24 mesi a partire dalla data di avvio e sino al 31/12/2026 con possibilità di revisioni progettuali a livello gestionale e/o organizzativo e di budget da parte del Fnpsa.
Tra i servizi di accoglienza integrata previsti ci sono: garantire il vitto e, ove possibile, soddisfare la richiesta e la necessità di particolari tipi di cibo in modo da rispettare le tradizioni culturali e religiose delle persone accolte; fornire vestiario, biancheria per la casa, prodotti per l’igiene personale in quantità sufficiente e nel rispetto delle esigenze individuali; erogare il pocket money. Andrà garantita la mediazione linguistico culturale al fine di: favorire l’accoglienza e l’inserimento dei beneficiari nelle strutture; nonché i percorsi di inserimento lavorativo, alloggiativo e socio-culturale; agevolare i servizi di tutela e facilitare la collaborazione con gli attori istituzionali del territorio; favorire l’inserimento sociale.
Tra gli obblighi previsti, garantire un livello minimo di conoscenza della lingua italiana attraverso la predisposizione di corsi; garantire il raggiungimento del livello A1 di conoscenza della lingua italiana con certificazione, da parte dei beneficiari soggiornanti di lungo periodo; garantire ai beneficiari l’accesso, la fruibilità e la frequenza dei corsi di apprendimento e approfondimento dell’italiano, senza interruzioni nel corso dell’anno, per un numero minimo di 10 ore settimanali. Previsto anche l’obbligo di facilitare percorsi di inserimento lavorativo e di favorire l’accesso all’edilizia residenziale pubblica. Per tutto ciò sarà necessario garantire il personale necessario alla realizzazione dei servizi di accoglienza.
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