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Frosinone

Centro storico, scontro politico

Dura presa di posizione della sezione cittadina del Psi nei confronti dell’assessore Rossella Testa. «Da lei una reazione scomposta, gratuita e fuori luogo. Il quartiere non rientra nelle priorità dell’Amministrazione»

centro storico frosinone

«Dall’assessore Testa una reazione scomposta, gratuita e fuori luogo». È frontale l’attacco politico che il Psi di Frosinone sferra nei confronti dell’assessore al centro storico Rossella Testa. Già nei giorni scorsi c’era stato un pepato botta e risposta. Adesso il Partito Socialista torna sull’argomento con una nota firmata dall’intera sezione del capoluogo.

Polemica al vetriolo
Rileva il Psi: «Ci stupisce non poco la reazione scomposta, gratuita e fuori luogo nei nostri confronti di Rossella Testa, che non avevamo neppure nominato. Forse il nervosismo potrebbe poggiare sul fatto che questa Amministrazione considera il Centro storico più per le passerelle che per la vita quotidiana. D’altronde, basta rivolgersi ai cittadini residenti e ai commercianti del quartiere per sapere quale giudizio abbiano sulla condizione in cui versa la cosiddetta parte alta del capoluogo. Per nostro costume siamo poco interessati alle polemiche personali e molto più ai dibattiti politici ed amministrativi, ma non possono passare sotto silenzio alcune considerazioni dell’assessore Testa che denotano una scarsa memoria storica dei fatti». Prosegue la nota: «Nella sua risposta, fa riferimento a situazioni di circa 15 anni fa, dimenticando, però, che da dodici anni (2012) il governo della città capoluogo è nelle mani di Amministrazioni di centrodestra delle quali lei fa parte. Peraltro, gestendo ormai da tempo proprio la delega al centro storico. Ma quello che sorprende è la rimozione della memoria politica dell’assessore Testa, che dovrebbe sapere quanto le Amministrazioni di centrosinistra abbiano avuto a cuore il quartiere simbolo della città. Infatti, prima della stagione della sua “folgorazione” e del passaggio da uno schieramento all’altro, Rossella Testa faceva parte integrante delle coalizioni di centrosinistra, fino a ricoprire il ruolo di vicepresidente della Circoscrizione Centro in rappresentanza del Pd. Pertanto, che oggi arrivi a smentire perfino sé stessa è quantomeno singolare e incomprensibile».

I punti del confronto
Argomentano i Socialisti: «Ad ogni modo i fatti sono fatti: dodici anni sono un periodo lungo per l’azione amministrativa. Fare riferimenti generici e strumentali a quello che a suo dire non sarebbe andato nei decenni passati è un’operazione che non sposta di un millimetro i termini della questione. È questa, senza dubbio, una riflessione sui massimi sistemi del mondo. Ma torniamo al merito delle questioni, che ci sta più a cuore. Sulla riqualificazione di Largo Turriziani abbiamo dato merito al sindaco Riccardo Mastrangeli, come avevamo fatto per Nicola Ottaviani relativamente ad altri progetti. Ma questo non c’entra nulla con lo stato di abbandono e di degrado del centro storico. Non c’entra nulla con l’evidente mancanza di una visione politica per rilanciare il quartiere. Ribadiamo il concetto: gli amministratori vadano a fare una passeggiata a via Angeloni, via Garibaldi, via Cavour, via Fosse Ardeatine, via Moccia, nella zona del Liceo Classico, a via Firenze. Vedranno tante case e attività commerciali abbandonate al loro destino da anni, appartamenti sfitti da decenni, assenza completa di decoro urbano, palazzi fatiscenti, deiezioni canine presenti ovunque. Vedranno decine di negozi chiusi, vedranno strade che hanno bisogno di manutenzione straordinaria e ordinaria. Vedranno tutto questo ovunque, anche nei vicoli più interni. Facciano una passeggiata nella zona di Colle Campagiorni, diano un’occhiata alle scalinate di piazza Valchera, visitino via del Carbonaro».

L’affondo
I Socialisti concludono: «Poi chiedano ai commercianti “eroici” che sono rimasti cosa ne pensano dell’operato dell’Amministrazione e dell’assessore al centro storico. Lo chiedano magari anche ai residenti e a tutti coloro che quotidianamente danno prova di attaccamento e sensibilità alla vita del centro storico, come l’instancabile Graziella Cioce. Resta evidente una triste condizione di spopolamento e di difficoltà del centro storico che certamente affonda le radici nel passato, ma che si è vieppiù aggravata negli ultimi dodici anni. Quanto, infine, alle proposte da mettere in campo, si è mai pensato seriamente (annunci a parte) a serie politiche di sgravi fiscali per la riqualificazione del patrimonio immobiliare? Oppure a incentivi per chi vuole andare a risiedere al centro storico? Già che ci siamo, perché l’ascensore inclinato è fermo da anni? Cosa si sta facendo per risolvere il problema della mancanza assoluta di parcheggi, una “piaga” evidenziata in questi giorni da tutti coloro che nell’area della Prefettura e del Comune lavorano e studiano? Che intende fare l’Amministrazione con il parcheggio Multipiano? Sono domande che non possiamo rivolgere all’assessore Testa, perché apprendiamo da alcune sue dichiarazioni che tutto va bene, bontà sua. L’amara verità, purtroppo, è un’altra. Frosinone alta è fanalino di coda nella considerazione di questo governo, che nessuna operazione retorica, o di scomposto revisionismo storico, potrà mascherare».

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