Spazio satira
Ceccano
01.11.2024 - 11:00
La polizia davanti al Comune di Ceccano durante l’esecuzione delle misure cautelari e delle perquisizioni
Da ieri si allunga a dieci la lista delle persone ai domiciliari per l’inchiesta di Ceccano sulle tangenti legate ai lavori del Pnrr contestate dalla procura europea. All’appello, infatti, mancava ancora il commercialista ceccanese Gennaro Tramontano che si trovava a Zanzibar quando la squadra mobile, giovedì della scorsa settimana, ha eseguito le tredici misure cautelari firmate dal gip.
Mentre si completava il giro degli interrogatori di garanzia (nel primo giorno hanno fatto scena muta quasi tutti, nel secondo gli indagati hanno risposto alle domande) restava da notificare l’ultima misura. Da ieri, con il ritorno in Italia, anche Gennaro Tramontano, 56 anni (difeso dall’avvocato Domenico Oropallo), è ai domiciliari. Il professionista è accusato di associazione a delinquere, con il ruolo come ricostruito dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Frosinone e dallo Sco di Roma, di promotore e organizzatore al pari dell’ex sindaco Roberto Caligiore e di Stefano Anniballi, per la gestione di alcune società ritenute delle cartiere, nonché di corruzione per il filone della gestione dei servizi di accoglienza per i richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale. Tramontano è in attesa della data dell’interrogatorio.
Il resto degli indagati, tredici, destinatari della misura cautelare, su un totale di 36, studia le carte in vista della prossima mossa. Che, almeno per l’ingegnere sorano Stefano Polsinelli e per Caligiore, difesi dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola e Paolo D’Arpino, non sarà il Riesame. I legali di Polsinelli hanno «la necessità di tempo per raccogliere le prove documentali da produrre al tribunale di Frosinone, di cui abbiamo quella piena ed assoluta fiducia, che ci consente di non cercare giustizia altrove». Gli investigatori, invece, esaminano la copiosa documentazione sequestrata agli indagati.
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