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Ceccano

Un errore madornale e l’email da cancellare

Affidamenti sempre agli stessi soggetti. E il rischio che qualcuno dell’opposizione lo scoprisse

Un errore madornale  e l’email da cancellare

L’inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile di Frosinone e dal servizio centrale operativo di Roma con il coordinamento della procura europea

«Una mega galattica s... che si poteva risparmiare». È una mail a mandare nel panico gli uffici al Comune di Ceccano. È maggio del 2023 e un architetto, affidataria dell’incarico per i lavori al centro storico, invia delle email al Comune per comunicare una delega in favore di un’altra società e di uno studio a operare con le funzioni dell’incarico ricevuto. Solo che le ditte che ricevono la delega sono riconducibili - ricostruisce la procura europea - al soggetto già affidatario dei lavori al castello dei Conti.

Questo passo intercettato dagli investigatori della polizia sarebbe la conferma - in base alla prospettazione accusatoria - che a ottenere gli incarichi erano sempre le stesse persone o società. E uno di questi soggetti sarebbe Stefano Polsinelli, anche attraverso soggetti a lui riconducibili. «Ha fatto il cappotto», si lasciano scappare dall’ufficio tecnico. Uno degli indagati a un certo punto si sfoga: «è tutta una cricca, ‘na tresca... il problema è che non lo voglio fa’ sapere ai consiglieri». C’è il timore che, qualcuno dall’opposizione possa sollevare un polverone. Il sindaco si preoccupa anche - notano gli investigatori che ascoltano - di far cancellare subito quella mail.

E ancora c’è chi nota troppe fatture riconducibili alle stesse ditte. Su mille del Comune, quasi 200. Tanto che c’è chi si domanda: «Un’impresa locale può fare 170 fatture in un anno al Comune?». L’argomento è il mancato rispetto del principio di rotazione degli incarichi, sul quale ruota parte dell’indagine.
C’è pure chi paventa, prima o poi, la fine di tutto. «Voglio vede’ quando finisce la “sbobba”». E si immagina un sindaco, a fine mandato, che «non lo guarda manco una persona in faccia».
I rischi, a seguito del ritrovamento della microspia nell’auto di Caligiore, mettono in guardia il gruppo. Per il pagamento delle fatture si valuta un cambio di strategia con l’impiego di società diverse in modo da attirare meno l’attenzione. E c’è perfino un geometra che, subodorata l’aria, si tira indietro e presenta le dimissioni. Ma è una mosca bianca.

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