Spazio satira
Il rapporto
24.10.2024 - 13:00
Le chiamate al 1522 delle vittime di violenza di genere e stalking del Lazio
Sono 858 le chiamate delle vittime di violenza di genere e stalking in undici anni e mezzo. Il dato delle richieste di aiuto pervenute dalla Ciociaria è contenuto nell’ultimo report dell’Istat sulle telefonate al numero di pubblica utilità 1522, aggiornato al secondo trimestre di quest’anno. L’anno peggiore, complici le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 e la permanenza forzata tra le mura domestiche, è il 2021 con 122 richieste d’aiuto, superiori anche alle 115 del 2013, dato di partenza dello studio. In nove anni su undici, nel Frusinate, si registrano almeno 60 telefonate al 1522 e in altri quattro si supera quota 80. Nei primi due trimestri di quest’anno, invece, sono 40 - e in aumento - le telefonate al numero di pubblica utilità.
Al contrario, gli anni con il minor numero di segnalazioni sono stati il 2015 con 49 e il 2017 con 43, il minimo. Quanto ai trimestri con il maggior numero di richieste di aiuto si distinguono, nel 2021, il 1°, 2° e 3° con, rispettivamente, 37, 35 e 26, e nel 2013, il 2° e 4° con 34 e 36. Nel 2023, le chiamate al 1522 sono state 11 nel primo trimestre, 20 nel secondo, 18 nel terzo e 34 nel quarto. Quest’anno, invece, si registrano 26 segnalazioni nei primi tre mesi e 14 nei secondi. I 40 casi sono comunque superiori ai 31 dell’anno precedente, ai 29 del 2022, ai 34 del 2020 e lo stesso numero del 2019.
Nell’anno peggiore tra quelli analizzati, il 2021, nel primo semestre i casi segnalati al 1522 erano stati 72. Restando al 2022, la settimana peggiore è stata la numero 47 con 12 chiamate tra il 21 e il 27 novembre, in coincidenza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Quest’anno, le settimane più nere sono risultate la prima e la diciottesima, tra fine aprile e inizio maggio, entrambe con 10 episodi segnalati. Nello stesso periodo del 2023 il massimo era stato di 9 nella seconda settimana. I centri antiviolenza presenti in provincia di Frosinone e mappati sul sito web del 1522 sono presenti due a Cassino (Università e Rinascita), Ceccano (centro di orientamento per le donne), Fiuggi (Fammi rinascere), due a Frosinone (Mai più ferite, Nuove opportunità a sostegno delle donne vittime di violenza), due a Sora (Sportello telematico e Centro di ascolto e Stella Polare). A Latina, invece, sono 4, a Rieti 1, a Roma e provincia 29 e a Viterbo 3.
Non tutte le vittime di violenza, peraltro, sono portate a denunciare. In alcuni casi le forze dell’ordine riescono a intervenire ugualmente. Infatti, secondo l’Istat «i tre quarti delle vittime che si rivolgono al servizio non denuncia la violenza subita alle autorità competenti (il 70,9%) e i motivi della mancata denuncia si devono principalmente alla paura e alla paura della reazione del violento (28,2%)». A livello nazionale si conferma un trend in crescita: «il primo e il secondo trimestre registrano un andamento in evidente crescita, soprattutto se paragonato ai due trimestri dell’anno precedente - scrive l’Istat - In particolare, il primo trimestre rispetto all’anno precedente, vede un incremento dell’83,5% delle chiamate valide (17.880 in termini di valori assoluti). Tale incremento si conferma anche nel secondo trimestre, anche se di minore intensità, con il 57,4% pari a 15.109 chiamate valide». La variazione percentuale in provincia di Frosinone, nel confronto 2023-2024, segna un incremento del 136,36% nel primo trimestre 2024 e una diminuzione del 30% sul secondo trimestre. Nel panorama nazionale descritto dall’Istat è il reato di «stalking che registra un maggiore incremento rispetto agli stessi trimestri dell’anno precedente (rispettivamente +74,9% nel primo trimestre e +24,8% nel secondo semestre)». Invece, «tra i due trimestri del 2024 decrescono sensibilmente le chiamate che segnalano un caso di violenza: sono 374 contro le 680 del primo trimestre».
In aumento la violenza fisica che riguarda quasi la metà delle vittime, con quella psicologica che si attesta intorno al 40%. Più della metà delle vittime (55,8% nel primo trimestre e 60,7% nel secondo trimestre) dichiara di aver subito per anni la violenza. Quasi due donne su dieci dichiarano che alle violenze hanno assistito e le hanno subite anche i figli, mentre per un terzo dei casi i figli hanno solo assistito alla violenza.
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