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Il rapporto

Cresce la violenza di genere: 858 le vittime

Dal 2013 al primo semestre 2024 tante sono le richieste d’aiuto inviate dalla Ciociaria al numero 1522. Si registra un incremento rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. L’anno nero resta il 2021 con 122 casi

Cresce la violenza di genere: 858 le vittime

Le chiamate al 1522 delle vittime di violenza di genere e stalking del Lazio

Sono 858 le chiamate delle vittime di violenza di genere e stalking in undici anni e mezzo. Il dato delle richieste di aiuto pervenute dalla Ciociaria è contenuto nell’ultimo report dell’Istat sulle telefonate al numero di pubblica utilità 1522, aggiornato al secondo trimestre di quest’anno. L’anno peggiore, complici le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 e la permanenza forzata tra le mura domestiche, è il 2021 con 122 richieste d’aiuto, superiori anche alle 115 del 2013, dato di partenza dello studio. In nove anni su undici, nel Frusinate, si registrano almeno 60 telefonate al 1522 e in altri quattro si supera quota 80. Nei primi due trimestri di quest’anno, invece, sono 40 - e in aumento - le telefonate al numero di pubblica utilità.

Al contrario, gli anni con il minor numero di segnalazioni sono stati il 2015 con 49 e il 2017 con 43, il minimo. Quanto ai trimestri con il maggior numero di richieste di aiuto si distinguono, nel 2021, il 1°, 2° e 3° con, rispettivamente, 37, 35 e 26, e nel 2013, il 2° e 4° con 34 e 36. Nel 2023, le chiamate al 1522 sono state 11 nel primo trimestre, 20 nel secondo, 18 nel terzo e 34 nel quarto. Quest’anno, invece, si registrano 26 segnalazioni nei primi tre mesi e 14 nei secondi. I 40 casi sono comunque superiori ai 31 dell’anno precedente, ai 29 del 2022, ai 34 del 2020 e lo stesso numero del 2019. 

Nell’anno peggiore tra quelli analizzati, il 2021, nel primo semestre i casi segnalati al 1522 erano stati 72. Restando al 2022, la settimana peggiore è stata la numero 47 con 12 chiamate tra il 21 e il 27 novembre, in coincidenza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Quest’anno, le settimane più nere sono risultate la prima e la diciottesima, tra fine aprile e inizio maggio, entrambe con 10 episodi segnalati. Nello stesso periodo del 2023 il massimo era stato di 9 nella seconda settimana. I centri antiviolenza presenti in provincia di Frosinone e mappati sul sito web del 1522 sono presenti due a Cassino (Università e Rinascita), Ceccano (centro di orientamento per le donne), Fiuggi (Fammi rinascere), due a Frosinone (Mai più ferite, Nuove opportunità a sostegno delle donne vittime di violenza), due a Sora (Sportello telematico e Centro di ascolto e Stella Polare). A Latina, invece, sono 4, a Rieti 1, a Roma e provincia 29 e a Viterbo 3.

Non tutte le vittime di violenza, peraltro, sono portate a denunciare. In alcuni casi le forze dell’ordine riescono a intervenire ugualmente. Infatti, secondo l’Istat «i tre quarti delle vittime che si rivolgono al servizio non denuncia la violenza subita alle autorità competenti (il 70,9%) e i motivi della mancata denuncia si devono principalmente alla paura e alla paura della reazione del violento (28,2%)». A livello nazionale si conferma un trend in crescita: «il primo e il secondo trimestre registrano un andamento in evidente crescita, soprattutto se paragonato ai due trimestri dell’anno precedente - scrive l’Istat - In particolare, il primo trimestre rispetto all’anno precedente, vede un incremento dell’83,5% delle chiamate valide (17.880 in termini di valori assoluti). Tale incremento si conferma anche nel secondo trimestre, anche se di minore intensità, con il 57,4% pari a 15.109 chiamate valide». La variazione percentuale in provincia di Frosinone, nel confronto 2023-2024, segna un incremento del 136,36% nel primo trimestre 2024 e una diminuzione del 30% sul secondo trimestre. Nel panorama nazionale descritto dall’Istat è il reato di «stalking che registra un maggiore incremento rispetto agli stessi trimestri dell’anno precedente (rispettivamente +74,9% nel primo trimestre e +24,8% nel secondo semestre)». Invece, «tra i due trimestri del 2024 decrescono sensibilmente le chiamate che segnalano un caso di violenza: sono 374 contro le 680 del primo trimestre».

In aumento la violenza fisica che riguarda quasi la metà delle vittime, con quella psicologica che si attesta intorno al 40%. Più della metà delle vittime (55,8% nel primo trimestre e 60,7% nel secondo trimestre) dichiara di aver subito per anni la violenza. Quasi due donne su dieci dichiarano che alle violenze hanno assistito e le hanno subite anche i figli, mentre per un terzo dei casi i figli hanno solo assistito alla violenza.

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