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Anagni

Il Punteruolo nero minaccia la raccolta

Diversi olivicoltori segnalano la presenza del micidiale insetto che sta prendendo piede nel Centro Italia. Cresce la preoccupazione tra i numerosi produttori d’olio per uso domestico. E molti rinunciano alla raccolta

Il Punteruolo nero minaccia la raccolta

Un uliveto nelle campagne di Anagni

Ulivi a rischio, il Punteruolo nero si diffonde anche in Ciociaria. Non bastava la deludente stagione di raccolta per gli olivicoltori. Le centinaia di anagnini che ogni autunno, al di là della professione o dell’impiego principale, si dedicano alla raccolta delle olive quest’anno hanno potuto contare su una ridotta disponibilità di frantoi. Qualcuno di quelli esistenti, per motivi diversi, ha chiuso i battenti, anche a seguito della ridotta richiesta. Come nel resto d’Italia, il raccolto è stato meno ricco del solito; ma la scoperta degli indesiderati ospiti ha fatto scoppiare il caso.

Il Punteruolo nero è un insetto molto resistente, che può sopravvivere a temperature estreme e a condizioni ambientali difficili. Si nutre di foglie, fiori e frutti di una vasta gamma di piante, tra cui palme, olivi, viti, agrumi, pioppi, querce ed altre. Deposita le uova dopo aver effettuato un foro alla base delle piante, con una inarrestabile proliferazione. Al momento, l’unico metodo per eliminarlo è quello meccanico, trafiggendo le larve, dove sia possibile raggiungerle, infilando per esempio del fil di ferro nei fori. Non sono efficaci, a quanto pare, soluzioni a base di nematodi parassitoidi.

Gli esperti forestali spiegano che “il Punteruolo nero mangia soltanto il legno morto, non è causa di marcescenza”, specificando però che “purtroppo la sua opera causa l’indebolimento strutturale della pianta, fino a schiantarla”.
Una minaccia che sta affliggendo il Centro Italia e che, se non arrestata in tempo, è destinata ad espandersi velocemente in tutto il resto della Penisola, in particolare tra gli ulivi e le piante di fico.
Gli esperti stanno compiendo ricerche per comprendere la biologia e lo sviluppo del punteruolo nero. Secondo le ipotesi più accreditate, il parassita sarebbe arrivato in Italia con piante infette provenienti dal Medio Oriente. Dopo la Liguria, le regioni più colpite sono il Lazio, le Marche e la Puglia. E in molti considerano l’idea di non procedere con la raccolta delle olive per le esigenze familiari, anche se il prezzo raggiunto dall’olio lo consiglierebbe.

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