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Sant'Andrea del Garigliano

Emergenza cinghiali, ecco le proposte

In campo il consigliere Giovanni D’Alessandro, vice capo squadra

cinghiali ceprano

Emergenza cinghiali, numerose squadre regionali di caccia al cinghiale hanno inoltrato all’onorevole Giancarlo Righini richieste di chiarimenti e possibili modifiche al regolamento per la caccia al cinghiale, approvato dalla Regione Lazio, e già pubblicato sul Bur. «Ungulati che, oltre a causare gravissimi incidenti stradali con feriti - e purtroppo anche morti - stanno distruggendo sia l’ambiente che centinaia di coltivazioni agricole» ha sottolineato il consigliere comunale di maggioranza del Comune di Sant’Andrea del Garigliano e vice capo squadra di caccia al cinghiale, Giovanni D’Alessandro.

«Sapete meglio di me che dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale, qualsiasi richiesta di modifiche è inutile. La strada è solo quella del ricorso al Tar. Il quale, porterebbe, quasi sicuramente, come conseguenza, il blocco o il rinvio della data di apertura della caccia al cinghiale, prevista per i primi di ottobre; blocco o rinvio che non ci possiamo permettere, considerando l’emergenza della specie, presente sul territorio - continua D’Alessandro - Essere pronti allo scontro non porta nessuna ricchezza, io invece, credo che la via maestra sia il dialogo, il confronto, in primis, tra cacciatori e associazioni tutte. Chi ha idee inventa, crea, mette in atto».

Poi aggiunge ancora: «A questo punto mi sento di suggerire, di richiedere all’Atc Fr2 un “intervento urgente di abbattimento straordinario” come già richiesto, qualche mese fa, nel comune di Pontecorvo ed altri Comuni del territorio. Da considerare che l’Atc Fr2 ha messo su diverse azioni di contenimento della specie. Perché i 91 sindaci ciociari non prendono il toro per le corna quali ufficiali di Governo, essendo responsabili della sicurezza dei cittadini? Per questo sarebbe opportuno concordare un ordine del giorno da portare in Consiglio, e chiedere alla Regione Lazio, di delegare alla amministrazione provinciale di Frosinone tutta la materia della caccia vista sia la competenza che l’eccellente lavoro, che i guardiacaccia provinciali stanno quotidianamente effettuando. Mi sento di suggerire, oltre all’utilizzo dei sele-controllori nelle zone “delicate”, sarebbe opportuno e più efficace, autorizzare i veri esperti e selettori naturali della caccia al cinghiale, ovvero le squadre di caccia al cinghiale, regolarmente iscritte».

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