Frosinone
20.09.2024 - 17:05
Un momento del convegno di Roma sul Piano nazionale aeroporti 2024
«Frosinone non dovrà essere visto soltanto come il terzo aeroporto del Lazio, ma, in una visione più ampia, potrà diventare uno scalo strategico per l’intero Centro Italia». Così Tiziano Schiappa, presidente di Aparf, nel corso del convegno sul “Piano nazionale Aeroporti 2024”, tenutosi mercoledì a Roma, presso la sala conferenze del Cirm (Centro Internazionale Radio Medico), in via dell’Architettura, all’Eur.
Il convegno
Un incontro al quale hanno partecipato in tanti, focalizzando l’attenzione su due aspetti: 1) il ruolo di Fiumicino e la necessità di uno scalo complementare; 2) Frosinone come opportunità strategica.
A moderare i lavori Massimo Pizzuti, direttore generale di Ciociaria Oggi e Latina Oggi. L’evento è stato organizzato da Aparf (l’Associazione progetto aeroporto di Roma-Frosinone e sviluppo del Basso Lazio), che ha ribadito l’intenzione di voler continuare a svolgere un ruolo centrale. Tiziano Schiappa ha sottolineato: «Crediamo in un sistema aeroportuale strutturato su tre scali principali, affiancati da una sviluppo mirato degli aeroporti minori, come previsto dal prossimo Piano nazionale degli aeroporti, per favorire attività di aviazione e voli di prossimità». Per quanto riguarda il sistema aeroportuale del Lazio, sono previsti 73 milioni di passeggeri per il 2035 e 100 milioni entro il 2050. Il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, in un’intervista di due anni fa al quotidiano La Repubblica, affermò: «Noi non chiediamo formalmente la chiusura di Ciampino. Certo segnaliamo le gravi criticità di quella realtà, che è troppo innervata nel tessuto della città, crea disagio ai residenti tra smog e rumori, e non ha la possibilità di espansione, come arrivi e decolli. La soluzione? Porta all’aeroporto militare di Frosinone, il Girolamo Moscardini, che andrebbe ristrutturato e aperto alle compagnie civili». Il punto di partenza di ogni ragionamento rimane questo.
Gli interventi
Massimo Ruspandini, parlamentare di Fratelli d’Italia e presidente del partito in provincia di Frosinone, ha argomentato: «Frosinone è pronta ad ospitare il terzo scalo aeroportuale del Lazio. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente dell’Aparf Tiziano Schiappa, bravo a mantenere aperto il tema negli ultimi anni. Il rilancio della Ciociaria passa dalle infrastrutture e dobbiamo sottolineare che sul piano logistico c’è una situazione assolutamente favorevole. Penso alla vicinanza con due caselli autostradali (Ferentino e Frosinone) e con l’imbocco della superstrada. Ma penso anche all’opzione di una Stazione Tav». Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha spiegato «che lo scalo civile è inserito nel programma elettorale con il quale ci siamo presentati alle elezioni». Il presidente del consiglio provinciale Gianluca Quadrini ha rilevato: «L’aeroporto civile di Frosinone, con i collegamenti rapidi al casello di Ferentino e alla superstrada Ferentino-Frosinone-Sora, può davvero fare la differenza. Noi crediamo tanto in questo progetto».
Per il parlamentare di FdI Massimo Milani «l’aeroporto di Frosinone deve diventare il terzo aeroporto di Roma. Sebbene in passato il progetto non abbia trovato il giusto slancio a causa di una mancanza di investimenti e del declino industriale locale, oggi la situazione è cambiata: il tessuto produttivo della zona si sta trasformando in un importante polo logistico, capace di attrarre investimenti privati per lo sviluppo dell’infrastruttura». L’assessore regionale ai trasporti Fabrizio Ghera ha voluto accendere i riflettori sul ruolo centrale di Fiumicino in una visione potenziale di reti aeroportuali integrate. Per Ivan Viglietti, segretario nazionale Uil Trasporto Aereo, «Frosinone ha tutte le caratteristiche non solo per il traffico passeggeri, ma anche per il crescente segmento del cargo e della logistica integrata».
Il comandante Diego Cursio (consulente dell’assessore Ghera per il trasporto aereo del Lazio) ha evidenziato la necessità di un coordinamento tra le varie istituzioni. L’ingegner Carlo Criscuolo (Tecno Engineering) ha spiegato come l’operatività di Frosinone può inserirsi nei flussi di traffico Roma-Fiumicino e Roma-Ciampino redistribuendo il traffico aereo fra i tre scali. Aparf ha diffuso una nota di Galeazzo Bignami (viceministro delle infrastrutture e dei trasporti) nell’ultima audizione sul Piano nazionale aeroporti. Nella quale si legge: «Un aspetto cruciale di questa strategia è rappresentato dalla necessità di costruire un nuovo aeroporto nel Lazio.
Attualmente infatti l’unico aeroporto di supporto a Fiumicino è Ciampino, che, per ragioni ambientali e logistiche, non può essere ulteriormente ampliato. Pertanto è indispensabile aprire un nuovo scalo che possa contribuire al bilanciamento del traffico nella regione». Molto interessante la disamina dell’ingegner Costantino Pandolfi, vicedirettore centrale programmazione economica e sviluppo infrastrutture dell’Enac. Il convegno organizzato dall’Aparf ha avuto il merito di riproporre la tematica del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Un’infrastruttura che Frosinone può ospitare. Si tratta naturalmente di lavorare di squadra.
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