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Sempre più... “mostro”. L’ex Tomassi fa paura

Rifiuti e scarti di ogni tipo nel complesso incompiuto. Dopo il sopralluogo Altobelli attende dal Comune le relazioni

Sempre più... “mostro”. L’ex Tomassi fa paura

La recinzione esterna a pezzi dell’ex Tomassi

Il futuro dell’ex Tomassi, il complesso edilizio incompiuto divenuto terra di nessuno, resta un mistero. Di certo c’è soltanto che il mastodonte di cemento mai ultimato è divenuto una discarica a cielo aperto, le famiglie che abitano nella zona sono esasperate e hanno ripetutamente chiesto all’amministrazione comunale di bonificare il sito.
Tutti d’accordo: Il “mostro” di cemento è una vergogna per la città, pieno d’immondizia e scarti di ogni tipo, frequentato da delinquenti e spacciatori, un luogo facilmente accessibile da chiunque, con la recinzione che in alcuni punti è stata letteralmente divelta. Insomma, l’ex Tomassi fa paura.

Aspetta risposte in merito il consigliere di minoranza Federico Altobelli. «Per i primi di ottobre è in programma la convocazione della commissione urbanistica - dice l’esponente di Fratelli d’Italia - Sto aspettando le risultanze del doppio sopralluogo, sia tecnico che amministrativo, per valutare lo stato dei luoghi dell’ex Tomassi. Voglio leggere quelle che sono le risultanze delle relazioni fatte dai tecnici e soprattutto vorrei scoprire finalmente ciò che intendono fare su quel sito visto che, per il momento, questa messa in sicurezza non c’è stata e quindi non si riesce a capire qual è la volontà dell’amministrazione, se ne ha una».

«Nelle scorse settimane - aggiunge Altobelli - avevo ricevuto da più fonti notizie circa la possibilità che l’amministrazione comunale stesse valutando di acquisire l’area, non so bene in che modo dato che si tratta di un bene privato. Un’idea subito tramontata perché tutto ciò non è possibile».
Altobelli aspetta di leggere le relazioni dei tecnici che hanno eseguito il sopralluogo nell’area dell’ex Tomassi che fa sempre più paura, con la recinzione esterna ormai fatiscente e che consente a chiunque di entrare. È necessario fare chiarezza sul suo destino, sui progetti in campo per restituire alla cittadinanza uno spazio oggi consegnato al degrado e al pericolo.

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