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Piedimonte San Germano

Processo sul presunto voto di scambio. Le richieste della pubblica accusa

Per il sindaco Gioacchino Ferdinandi, chiesta una assoluzione piena, per l’imprenditore Varlese due anni di reclusione; per Capuano un anno e 9 mesi, mentre per i due cittadini coinvolti 6 mesi

Il tribunale di Cassino

Il tribunale di Cassino

Processo sul presunto voto di scambio, oggi la sentenza per la complessa vicenda giudiziaria legata alle precedenti elezioni amministrative a Piedimonte San Germano.
Dopo una serie di eccezioni (prima della chiusura dell’istruttoria) e di una sintetica e dettagliata requisitoria del pm Mattei sono state avanzate le richieste della pubblica accusa: per il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, chiesta una assoluzione piena. Per l’imprenditore Varlese, dopo la richiesta di riqualificazione del reato, due anni di reclusione; per Capuano 1 anno e 9 mesi. Per i due cittadini coinvolti, 6 mesi. E ora sono in corso le discussioni delle difese. 
La vicenda giudiziaria nasce proprio dalle indagini dei carabinieri su alcuni episodi (quattro o cinque) che avrebbero sostanziato sempre per l'accusa una ipotesi di corruzione elettorale: voti in cambi promesse di posti di lavoro. Inizialmente venne avanzata anche una ipotesi associativa, decaduta in udienza preliminare. Poi i due tronconi (quello che aveva coinvolto amministratori e imprenditori, e quello che aveva riguardato i cittadini) sono stati riuniti in un unico processo nel 2022. Ora le discussioni e la sentenza

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