Spazio satira
Il punto
01.07.2024 - 16:00
Sono 634.045 i cittadini e le cittadine straniere che vivono stabilmente nel Lazio, l’11,1% della popolazione residente a fine 2022 (il 12,3% degli stranieri residenti in Italia); un dato che, dopo quattro anni di decremento, registra una lieve crescita, +2,6% nella regione, +2,2% in Italia. È quanto emerge dal diciannovesimo rapporto dell’“Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio”, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos e dall’Istituto di Studi Politici San Pio V. A contribuire positivamente al recupero sono state la dinamica naturale (+3.863) e quella migratoria con l’estero (+25.882 unità), complice la guerra in Ucraina. Parallelamente, le acquisizioni di cittadinanza italiana hanno avuto un notevole aumento (+44,4%).
I residenti stranieri del Lazio, come emerge dal rapporto, vivono per l’80,6% nella città metropolitana di Roma (511.332) e per quasi il 20% (122.713) nelle altre province: 8,6% nella provincia di Latina, 4,8% in quella di Viterbo, 3,8% a Frosinone e 2,2% a Rieti. I residenti nella città metropolitana di Roma in 2 casi su 3 vivono nella Capitale (68,0%) e per il 32,0% negli altri comuni.
I più numerosi sono i romeni, che con oltre 196.000 residenti rappresentano quasi un terzo degli stranieri del Lazio, cui seguono tre gruppi asiatici e due europei: filippini (6,7%), bangladesi (6,7%), indiani (5,1%), ucraini (3,8%) e albanesi (3,7%). Una graduatoria che è sintesi di quanto accade nei singoli territori e che è fortemente determinata dal peso di Roma metropolitana.
Al netto dell’area romana, nel resto della regione si osserva una ancora più marcata preminenza della Romania (34,4%) e la presenza tra i primi 15 Paesi di Tunisia e Macedonia del Nord. Allo stesso modo, se nella media del Lazio le donne sono il 50,9%, nelle quattro province (senza Roma) la percentuale cala al 47,9%. In entrambi i casi, però, è aumentata rispetto al 2021. Dopo Roma, la provincia di Latina è la seconda per numero di abitanti stranieri (54.446), ha avuto il maggior incremento regionale di questa popolazione rispetto al 2021 (+3,3%), è seconda per nati stranieri (567, il 14,9% dei nati in provincia) e seconda per iscrizioni di stranieri dall’estero (3.839). Quasi raddoppiate in un anno le acquisizioni di cittadinanza italiana (1.205). Terza provincia per residenti stranieri è Viterbo (30.624), che oltretutto è seconda per incidenza sulla popolazione totale (9,9%), ha registrato la nascita di 250 bambini stranieri (14,1% delle nascite complessive), 1.810 iscrizioni di stranieri dall’estero ed è stata la sola provincia con un saldo migratorio interno positivo (+61 unita), oltre ad aver raddoppiato le acquisizioni di cittadinanza italiana (già raddoppiate nel 2021).
Frosinone è quarta per residenti stranieri (24.007, 49,8% donne, 51,2% uomini, 5,1% del totale provinciale dei residenti), ha registrato 219 nascite da genitori stranieri, 1.763 iscrizioni dall’estero e 639 acquisizioni di cittadinanza italiana. Il capoluogo è il comune nel quale si registra la maggior quota di stranieri residenti in Ciociaria: 3.423 (51,4% donne e 48,6% uomini) che rappresentano il 7,9% della popolazione che i trova sul territorio comunale; a seguire Cassino con 2.355 (43,4% donne, 56,6% uomini) pari al 6,7% del totale dei residenti; Alatri 1.714 (48,7% donne, 51,3% uomini), 6,2% del totale; Ferentino 1.311 (47,5% donne, 52,5% uomini), 6,5% del totale; Anagni 1.243 (51,9% donne, 48,1% uomini), pari al 6% del totale dei residenti; nei restanti comuni della provincia di Frosinone risiedono 13.961 stranieri: 50,7% dei quali donne e il 49,3% uomini; la quota di residenti stranieri sul totale generale è del 4,4%.
Ultima per numero di residenti stranieri è la provincia di Rieti (13.636), che però registra un’incidenza del 9,1% sulla popolazione totale, 129 nascite di bambini stranieri (poco più di 15 ogni 100 nati), 1.328 iscrizioni di stranieri dall’estero e un saldo migratorio con l’estero di +1.103 unità, oltre a 597 acquisizioni di cittadinanza italiana.
I permessi di soggiorno validi a fine 2022 nel Lazio sono 421.703, per il 49,3% intestati a donne. Quelli di lungo periodo, pari al 60,9%, sono in lieve diminuzione (-0,3%, con le sole eccezioni delle province di Latina e Frosinone, dove aumentano di 490 e 59 unità), mentre i permessi con scadenza (39,1%) crescono del 20,3%.
La ripresa dei movimenti migratori e la guerra in Ucraina hanno infatti favorito l’aumento dei permessi di soggiorno, i cui nuovi rilasci nel Lazio risultano quasi raddoppiati nel 2022 e ammontano a 41.760, il 9,3% dei nuovi permessi rilasciati in Italia (449.118). La crescita è dovuta soprattutto ai nuovi permessi per asilo e motivi umanitari (17.010, +618,6%), dovuti al consistente numero di profughi ucraini (14.235, l’83,7% dei permessi per protezione, il 93,7% tra le donne).
Nel Lazio gli stranieri iscritti all’Inps nel 2022 sono 438.295: l’82,9% nella Città metropolitana di Roma, l’8,2% a Latina e il rimanente 9,0% nelle province di Viterbo (3,9%), Frosinone (3,3%) e Rieti (1,8%). Per l’85,4% sono lavoratori (a fronte del 57,5% tra gli italiani), per l’8,1% pensionati e per il 6,5% beneficiari di disoccupazione, una ripartizione che ne riflette l’età media più bassa.
In Ciociaria al 31 dicembre 2022 i lavoratori stranieri sono 11.975, i pensionati 1.632, i percettori di disoccupazione 940 con un un0incidenza sul totale Inps del 5,8%.
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