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Frosinone

Omicidio di via Aldo Moro, trovate tracce sui vestiti

Ieri a Roma nei laboratori di genetica forense gli accertamenti sugli abiti dell’arrestato: repertate 22 prove. Dna e sangue ora saranno analizzati e confrontati. Oggi le operazioni alla ricerca dei residui di sparo. Sotto accusa l’albanese Zaka

omicidio shake bar

Il 9 marzo del 2024 in via Aldo Moro a Frosinone c’è stata la sparatoria costata la vita all’albanese Kasem Kasmi con il ferimento di tre persone che erano con la vittima

Saranno confrontate le tracce biologiche ed ematiche rinvenute sugli abiti per la sparatoria di via Aldo Moro del 9 marzo, costata la vita all’albanese Kasem Kasmi. Ieri, a Roma, nei laboratori di genetica forense si sono svolti gli accertamenti tecnici non ripetibili richiesti dalla procura di Frosinone che indaga, con il sostituto Samuel Amari, sul conto di Mikea Zaka, arrestato la sera stessa per omicidio volontario e triplice tentato omicidio. Gli accertamenti riguardano la balistica, i residui dello sparo nonché la genetica forense. I profili genetici saranno inseriti nella banca dati nazionale.

La giornata di ieri, alla presenza anche delle parti (l’indagato è difeso dall’avvocato Marco Maietta mentre per le persone offese c’erano gli avvocati Martina Stirpe, Martina Iachetta e Christian Alviani) è stata dedicata alla genetica. I tecnici hanno analizzato gli indumenti che l’arrestato avrebbe usato quella sera al momento dell’irruzione allo Shake bar e quando si è costituito in questura. Sul punto, infatti, le ricostruzioni delle parti confliggono con la difesa che sostiene che l’uomo sia presentato quasi subito e con le parti offese che propendono per un intervallo di tempo fino a cinque ore dai fatti. L’analisi ha così riguardato coppie di giubbini, magliette, pantaloni e scarpe. Il tutto è stato fatto praticamente da zero in quanto i tecnici non hanno ancora esaminato il video della sparatoria. Utilizzando anche il Luminol sono state isolate 22 tracce tra biologiche ed ematiche sugli abiti dell’arrestato. Le tracce così repertate saranno analizzate e confrontate anche con quelle già repertate sulla scena del crimine o con quelle raccolte in precedenza durante le indagini condotte dalla procura e dalla squadra mobile di Frosinone.

Oggi, ci sarà la seconda fase delle analisi che riguarderà la ricerca di residui di sparo sui reperti esaminati. Considerata la dinamica e che, a una prima ricostruzione, gli spari sono avvenuti a distanza ravvicinata gli investigatori contano di trovare residui di sparo sugli abiti sequestrati. Solo successivamente, sulla base di tutti gli elementi acquisiti si procederà a una ricostruzione balistica complessiva. Peraltro, la ricerca dei residui di sparo come la ricostruzione della dinamica avranno il compito di sgombrare il campo sulle reali intenzioni dello sparatore e dunque se abbia sparato direttamente alle vittime, se si sono frapposti ostacoli tra il colpo e il bersaglio e se ha mirato per uccidere.

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