Spazio satira
Santopadre
03.05.2024 - 16:00
I carabinieri della compagnia di Sora sono intervenuti per due volte sul terreno dove si stava svolgendo il rave party
Un rave party con musica a tutto volume, anche nel cuore della notte. Poi l’arrivo dei carabinieri della compagnia di Sora, la prima volta per invitare tutti a smetterla, la seconda per porre fine al raduno. A quel punto, però, uno dei giovani presenti alla festa ha sferrato un pugno a un maresciallo dell’Arma. Il bilancio è di un arresto e trenta denunce, oltre al carabiniere ferito.
È accaduto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio in un terreno privato sulle pendici di Monte Favone, nel bosco, dietro il campo sportivo. Qui in serata sono giunte sei auto con diversi ragazzi a bordo: hanno montato la strumentazione e dato il via al rave, naturalmente non autorizzato.
Qualcuno dalla vicina Fontana Liri ha avvertito le autorità del frastuono che proveniva dal bosco. Verso le tre della notte sono arrivati i carabinieri che hanno invitato i presenti a interrompere la festa.
La vicenda pareva chiusa, invece di buon mattino, nonostante la pioggia, la musica è ripartita a tutto volume. Intanto, altre auto stavano raggiungendo il luogo del rave.
A quel punto i militari dell’Arma sono tornati a Monte Favone intimando ai presenti di spegnere la strumentazione e sgombrare il terreno. Per tutta risposta, uno dei giovani presenti, un ventottenne, si è scagliato contro un maresciallo colpendolo con un pugno. È stato subito bloccato e arrestato. Il militare è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Sora dove i medici gli hanno riscontrato un doppio trauma contusivo e lo hanno giudicato guaribile in sette giorni.
Ieri mattina l’arresto del ventottenne è stato convalidato dal giudice del Tribunale di Cassino che ha disposto nei suoi confronti l’obbligo quotidiano di firma in caserma.
Per gli altri trenta giovani identificati è scattata la denuncia per i reati di invasione di terreno privato e di manifestazione non autorizzata.
Del gruppo di ragazzi identificato dai carabinieri solo pochi sono giovani del posto, tutti gli altri erano infatti arrivati da altri comuni e da fuori provincia.
Non è la prima volta che a Santopadre si verificano situazioni del genere. L’ultima l’estate scorsa, quando un rave party fu interrotto dall’arrivo delle forze dell’ordine. In paese riferiscono che è un giovane del posto a organizzare raduni. Forse la prossima volta ci penserà due volte.
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