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Cassino

Omicidio di Yirel, processo sospeso. Nuova perizia per Di Carlo

Disposto un altro esame nei confronti dell’operaio accusato di aver ucciso la giovane dominicana

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L’omicidio è avvenuto lo scorso 27 maggio

Delitto di via Pascoli, processo sospeso. Atti inviati alla Corte Costituzionale. Intanto, come deciso ieri mattina dalla Corte d’assise di Cassino in accoglimento delle richiese delle difese dell’imputato, è stata disposta una nuova perizia psichiatrica per Sandro Di Carlo, l’operaio di 27 anni arrestato per la morte della trentaquattrenne di origini dominicane Yirel Peña Santana.

«In accoglimento della richiesta della difesa, la Corte d’assise ritiene opportuno effettuare nuova perizia sulle condizioni fisiche e psichiche dell’imputato dando incarico a un unico specialista nella persona del dottor Rosario Persico, perito presso la Corte d’appello di Napoli» ha affermato il presidente Marcopido in aula. Una perizia che accerti - in modo esaustivo - visita anche la documentazione medica reperibile in strutture pubbliche o private, se lo stesso operaio cassinate accusato del terribile delitto fosse in grado di intendere e volere al momento dei fatti contestati, valutandone al tempo stesso la pericolosità sociale e la capacità di prendere parte al processo. Di Carlo, neppure ieri comparso in tribunale (recluso nel carcere di Regina Coeli) e accusato di omicidio aggravato, era stato già sottoposto a ben due perizie: durante l’incidente probatorio l’esperto della difesa di Di Carlo - rappresentato dagli avvocati Sandro e Vittorio Salera e Alfredo Germani - ha valutato il ragazzo non lucido; valutazione opposta per il professore incaricato dalla procura. Poi la richiesta di un abbreviato condizionato a una nuova perizia psichiatrica, da affidare questa volta a un collegio di tre medici per stabilire in modo univoco la sua capacità di intendere e di volere. Richiesta rigettata in prima istanza, ma riproposta durante la prima udienza dibattimentale e che ha trovato accoglimento ieri nella decisione della Corte d’assise, affidata a un solo perito. Settanta i giorni per completare tutte le operazioni che avranno inizio il prossimo 22 aprile con deposito previsto al 29 giugno e relativo aggiornamento al prossimo 5 luglio.

La questione sollevata
Yirel Peña Santana, 34 anni di origini dominicane, sarebbe stata uccisa con diverse coltellate dopo essere stata picchiata lo scorso 27 maggio in un appartamento del centro di Cassino. Uno dei fendenti andati a segno le avrebbe perforato il polmone: trovata, qualche ora dopo, in un lago di sangue. A indirizzare le indagini su Di Carlo - che si è sempre detto innocente negando ogni accusa - è stata un’impronta insanguinata isolata dalla polizia sul muro della stanza da letto della vittima. Fondamentali nell’attività di indagine gli abiti ancora sporchi di sangue e il contenuto dei cellulari sequestrati. Una indagine lampo, poi l’arresto. A cui hanno fatto seguito le spiegazioni dell’operaio circa l’impronta isolata e sulla sua presenza nell’appartamento di via Pascoli.
Nelle prime fasi e nella precedente udienza la costituzione delle parti civili (con la famiglia e i figli della vittima rappresentati dall’avvocato Marco Rossini e di un’associazione in difesa delle donne attraverso l’avvocato Liberatori), poi le altre richieste con la riserva sciolta ieri. Ieri, però, anche il “colpo di scena”: sollevata una questione di legittimità costituzionale - in ordine all’articolo 438 comma 1bis del Codice di procedura penale - sulla ammissibilità del giudizio abbreviato per i reati puniti con la pena dell’ergastolo. Per tali ragioni il processo è stato sospeso in attesa della decisione della Corte Costituzionale, non impedendo però l’espletamento della perizia richiesta dai difensori dell’imputato. Atti inviati con urgenza alla Corte Costituzionale e al Consiglio dei ministri.

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