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Ciociaria

In Ciociaria è allarme occupazione

Secondo l’Istat in Ciociaria il tasso è al 55,2%, il più basso del Lazio e del Centro. Disoccupazione al 10,1%. Un addetto su due è nei servizi

In Ciociaria è allarme occupazione

L’industria con il 24% è al secondo posto tra i settori con più occupati in Ciociaria

Tasso di occupazione record in Italia, al 61,5%. Si tratta del dato più alto mai registrato eppure è tra i più bassi d’Europa. Ma non solo. I tassi, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, aggiornate a febbraio, sono più alti nel Nord Italia (Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Veneto tutte sopra il 70%) e più bassi al Sud (Sicilia, Calabria e Campania le uniche sotto il 45). Bolzano, Bologna e Verona (tra il 74,4% e il 71,9%) sono le province con il tasso di occupazione più elevato, all’opposto chiudono la classifica Reggio Calabria, Crotone e Caltanissetta (tra il 41,3% e il 37,7%).

Frosinone si avvicina molto di più alle province del Sud Italia che a quelle del resto del Paese. In Ciociaria il tasso di occupazione (considerata la fascia di età 15-64 anni) è del 55,5% il più basso del Lazio e anche dell’intero Centro. La media del Lazio è del 63,2%, quindi tra i territori vicini l’Umbria è al 66,5%, la Toscana al 69,3%, l’Abruzzo al 61,3%. Anche il Molise, 56,9%, ha un dato superiore a quello ciociaro. Nelle altre regioni del Sud, invece, la Basilicata è al 54,9%, la Puglia al 50,7%, la Sicilia al 44,9%, la Calabria al 44,6%, la Campania al 44,4%.

Tornando al Lazio, Latina è al 57,2%, Viterbo è al 58%, Rieti al 61,8% e Roma al 65,3%. In provincia di Frosinone il tasso di occupazione degli uomini è di gran lunga superiore a quello delle donne, 67,5% (solo Viterbo, con il 66,2%, nel Lazio è dietro) contro il 43,5%, nettamente il dato più basso della regione, che ha una media del 52%. Un tasso di occupazione femminile inferiore a quello del Frusinate si ha solo nelle province campane, calabresi, siciliane e a Potenza.

Quanto alla distribuzione dell’occupazione nei vari settori, nella provincia di Frosinone un addetto su due è impegnato nei servizi (49%). Seguono l’industria con il 24%, il commercio con il 16%, le costruzioni con il 10% e l’agricoltura con il 2%.
Espressi in migliaia (con arrotondamento) parliamo di 3.000 occupati in agricoltura (contro i 28.000 di Latina, tra le prime in Italia), 40.000 nell’industria (a Latina sono 33.000) tra i dati più alti del centro-sud, 16.00 nelle costruzioni (15.000 a Latina), 27.000 nel commercio (32.000 a Latina) e 83.000 nei servizi (105.000 a Latina). I lavoratori dipendenti in provincia di Frosinone sono 132.000 contro i 36.000 degli autonomi.

Il tasso di disoccupazione in Ciociaria è al 10,1%, il più alto del Lazio, che ha una media del 7,2%. Nel Sud, peggio del Frusinate fanno tutte le province della Campania (tranne Benevento), Isernia, Foggia, Taranto, Brindisi, Lecce, tutte le province calabresi e siciliane (tranne Ragusa), Cagliari e Sud Sardegna.
In Ciociaria si riscontra un tasso di inattività del 38%, più alto di sei punti rispetto alla media regionale (31,8%). Gli uomini sono al 26,8% e le donne al 49,3%. Nelle altre province della regione, Latina è a 37,2%, Viterbo al 35,6%, Rieti al 32,4% e Roma al 30,1%.

Un tasso di inattività femminile peggiore di quello frusinate si registra a Campobasso, in tutte le province campane (con l’eccezione di Avellino appaiata a Frosinone), in tutte le realtà di Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e nella provincia di Sud-Sardegna.

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