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La città che non ci piace

Verde pubblico, abbandono e degrado. E li chiamano parchi

Viaggio nelle aree verdi di Frosinone. Tra manutenzione inesistente, rifiuti e atti vandalici

Verde pubblico, abbandono e degrado. E li chiamano parchi

Alcune immagini della situazione in cui versano i parchi di Frosinone FOTO MASSIMO SCACCIA

Ci sono due bambine che corrono verso l'altalena. Ma sono costrette a fermarsi. Nel cuore di piazzale Europa rimangono ad osservare quel che resta del loro gioco preferito. Perché su quell'altalena non possono salire: è stata vandalizzata e mai rimessa in funzione. Intorno? Il nulla: rami caduti e sporcizia ovunque. Poi c'è un altro bimbo che vorrebbe salire sopra il cavallo a molla della villa comunale: ma non c'è più. E decide di giocare nell'unico spazio "pulito" rimasto.

Cattivi odori, rifiuti di ogni genere gettati a terra (compresa una scarpa abbandonata ai piedi di uno scivolo), cestini stracolmi di immondizia. Nel "Free park" bambini e ragazzi giocano nella sporcizia. Nessun rispetto per un luogo pubblico, nessun controllo e, soprattutto, nessuna manutenzione dei giochi che pian piano stanno scomparendo. Così, tra usura e atti vandalici, per i più piccoli resta soltanto l'immaginazione. È questa la triste realtà di Frosinone, che mantiene le aree verdi in condizioni pessime. Una situazione che è sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno fa niente e così i parchi del Matusa, della villa comunale, di viale Mazzini, della collina alta, il Free park, di viale Europa. E ancora. Il "Giardino dei cinque sensi" e i giardinetti del campo sportivo non sono altro che luoghi abbandonati. Lo spazio verde c'è. Anzi, ci sarebbe, ma continuano a mancare la manutenzione e un servizio di pulizia quotidiano.

Per quanto riguarda il verde nella classifica della trentesima edizione del dossier "Ecosistema urbano" di Legambiente e Ambiente urbano, Frosinone si era posizionata al quarantesimo posto. Di certo una notizia positiva. Ma nelle classifiche non bisogna fermarsi ai numeri. Soprattutto da quando nel dibattito pubblico si parla esclusivamente di investire e sensibilizzare a scelte di vita sempre più green. Mobilità alternativa, piste ciclabili e parchi pubblici. Inutile dunque investire in nuove aree verdi se poi non si riesce a mantenere in condizioni presentabili neppure il parco più centrale dove, ogni giorno, passano centinaia di cittadini.

Parco Matusa. La zona giochi inclusiva resta a metà. L'altalena non è mai stata riparata
È l'area verde posizionata nel cuore di Frosinone e che ha preso il posto del vecchio stadio. Il parco Matusa è stato inaugurato nel 2018. Si suddivide in più spazi: uno per l'area fitness, uno per la ristorazione col chiosco bar e altre due aree per i più piccoli. Un posto verde che viene frequentato da centinaia di cittadini, famiglie e bambini. Nonostante questo alcuni giochi da tempo sono stati vandalizzati, come l'altalena dell'area inclusiva. E mai sistemati.

Campetti di viale Mazzini. Quel campo da riqualificare
Nessuno corre più dietro al pallone.
I giochi sono ricoperti dalla vegetazione incolta. Il campetto sarebbe da riqualificare. I cestini sono stracolmi di rifiuti e ovunque c'è spazzatura. È questa la situazione dei giochi pubblici di viale Mazzini, nell'area dietro all'ex ospedale. I residenti da molto denunciano di essere stati dimenticati. Un tempo era frequentato da tanti giovani. Ma oggi, mese dopo mese, resta sempre più vuoto e abbandonato.

Giardino dei cinque sensi. Un'area chiusa da sempre. E dimenticata nel cuore di corso Lazio 
Inaugurato durante gli anni dell'amministrazione comunale guidata dall'allora sindaco Michele Marini, non c'è più nessuno che ricorda come fosse. Il "Giardino dei cinque sensi" di corso Lazio è chiuso ormai da troppo tempo. Circondato da rovi ed erba incolta, il campo da basket si riesce a malapena ad intravedere. Uno spazio che un tempo era dinamico, in continua trasformazione attraverso l'utilizzo di aree tematiche differenti. Con i cinque sensi (dai quali appunto il giardino prende il nome) che erano i protagonisti. Oggi a prevalere è soltanto il degrado nonostante sia stato portato anche all'attenzione del consiglio comunale (con un'interrogazione presentata da Anselmo Pizzutelli). Ovviamente non è cambiato nulla nonostante recentemente sia stato depositato anche un project destinato alla riqualificazione. Sarà stato valutato? Nell'attesa il giardino resta desolatamente chiuso.

Parco della Collina Alta. Vegetazione incolta al centro storico. Dimenticata la parte per i bambini 
L'unica area verde del centro storico. È il parco della Collina Alta con gli ingressi da viale Roma fino sopra alla terrazza del Belvedere. In estate è stata anche inaugurata la "Venatura del Marmo", ossia opere scultoree che sono state posizionate al suo interno. In programma c'era di spostare i giochi per i bambini che, prima dell'inizio dei lavori di riqualificazione, erano a largo Turriziani. Ma ad oggi al posto dei giochi c'è solo vegetazione incolta.

Giardinetti di viale Europa. Disastro a Selva Piana. La riqualificazione c'è ma non si vede
Degrado protagonista a viale Europa. Nonostante gli spazi a disposizione, le uniche cose fruibili sono un campo da calcio (riqualificato da poco), un tavolino in legno e uno scivolo. C'è da dire che la zona è stata inserita in un progetto di riqualificazione che dovrebbe essere ancora in corso. Ormai i residenti sono abituati a vedere i giardinetti ridotti in uno stato pietoso. Un punto interrogativo anche sul campo da bocce. Mai riaperto.

Free Park. Spazi per i più piccoli e per lo sport
sporchi e circondati da immondizia
Una scatola di pizza lasciata sullo scivolo. Una scarpa al centro dell'area giochi e intorno rifiuti ovunque, anche nel campo da basket con i cancelli sono stati vandalizzati e lasciati così chissà da quanto tempo. Non sono trascorsi neanche due anni dall'apertura del Free Park di via Cesare Terranova, inaugurato il 12 marzo 2022 dall'allora sindaco Nicola Ottaviani. E tanto è bastato per abbandonarlo al proprio destino. Cestini a terra stracolmi di rifiuti indicano semplicemente che il parco è stato dimenticato. Un'area baby per i più piccoli, uno spazio dedicato allo sport e uno al relax in un quartiere dove i residenti si sono sempre definiti come cittadini di serie b. L'obiettivo era quello di far rivivere e di migliorare la qualità della vita in una zona ricca di studi professionali, uffici e punti di ristoro. Insomma un punto di incontro e di ritrovo frequentato sempre da tanti residenti e non solo. I giochi sono stati realizzati completamente con materiali in legno riciclati. Poi c'è il campo da basket aperto anche di notte grazie all'impianto di illuminazione. Anche il campo è ricoperto da rifiuti, la rete del canestro usurata e le porte, per accedere nell'area dedicata allo sport, vandalizzate. Ai ragazzi, ai bambini e a tuta l'utenza non resta che scordarsi dell'area verde così come era fino a un anno fa. E continuare a frequentarla nonostante il degrado che ormai è protagonista. Malgrado la sua recente apertura anche il Free Park quindi si inserisce nella lunga lista dei parchi abbandonati dall'amministrazione.

Villa comunale. Una struttura centrale per il capoluogo
Lo scempio è servito 
Dal 2002 è uno dei luoghi più importanti di Frosinone e costituisce un polmone verde in un punto strategico della città. Intitolato alla contessa De Matthaeis, è stato aperto al termine di un lungo lavoro di riabilitazione, ristrutturazione e miglioramento della sua funzionalità. Una delle strutture più significative del capoluogo e che spesso viene utilizzata per ospitare eventi culturali. Ma non solo. Si divide in diverse zone, dall'ingresso che ospita il classico giardino con siepi, aiuole e alberi vari, al retro che presenta un grande parco e un'area per i bambini. E anche qui stessa storia: le altalene che sono scomparse tra giochi malridotti, ricoperti di scritte offensive e circondati da cattivi odori. Il che sta a significare che un'area giochi per bambini è stata scambiata per una toilette pubblica. Insomma, mentre all'interno della struttura si svolgono iniziative e eventi di rilievo, all'esterno il parco resta nel degrado.

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