La testimonianza
02.01.2024 - 11:00
L'intervista al “Brasiliano” Massimiliano Minnocci, che ha definito quello di Cassino un carcere duro
Massimiliano Minnocci, meglio noto su Instagram come il Brasiliano, ha stilato alla "Zanzara" la classifica delle strutture carcerarie più dure del Lazio. Il San Domenico di Cassino, secondo l'ex detenuto e oggi "star" su Tik Tok, è una delle strutture più dure in cui è stato. Carenze strutturali e sovraffollamento lo rendono per gli ospiti una struttura difficile.
«Cassino è il carcere peggiore che ho frequentato. Strutturalmente è rimasto agli anni 70 - racconta Minocci ai microfoni della "Zanzara" - Un carcere uguale a quello di Velletri». Dalla relazione annuale del garante regionale Anastasìa, pubblicata sei mesi fa, emergono spazi inadeguati per visite familiari, condizioni strutturali precarie e numero di ristretti superiori alla media nazionale.
«Il carcere di Cassino, costruito negli anni 50, ha dovuto chiudere un'intera area nel 2019 a causa di gravi problemi strutturali, generando un sovraffollamento nella sezione rimasta aperta per i detenuti comuni - si legge nella relazione - Questa situazione ha causato l'inagibilità di un'intera sezione, rendendo impossibile l'utilizzo del campo sportivo e della palestra presenti nel penitenziario. È evidente che questa situazione ha un impatto negativo sul benessere psicofisico dei detenuti a Cassino.
Spesso i detenuti segnalano la presenza di infissi usurati e in cattivo stato, che diventano un problema durante l'inverno. La situazione si verifica, ad esempio, negli istituti di Latina, nella sezione precauzionale della casa circondariale di Viterbo, di Rebibbia, di Regina Coeli e di Rebibbia femminile. La criticità più grave è legata alla precarietà del riscaldamento nelle celle, con impianti insufficienti, obsoleti o malfunzionanti, che generano frequenti lamentele da parte dei detenuti».
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