La situazione
01.03.2024 - 12:44
Gli operai della cartiera
Vertenza de Medici, fissato l'incontro in Regione. Ieri mattina riunione operativa in Provincia. Il prossimo 4 dicembre l'incontro avverrà in Regione, insieme all'Arpa, all'azienda e alle rappresentanze sindacali per poter discutere del cronoprogramma e degli impegni presi. E capire come "disegnare" una ripartenza: tecnicamente per poter tornare a pieno regime occorrono sei mesi dalla riapertura dei cancelli. Quindi, al netto della sottoscrizione del nuovo periodo di cassa integrazione avvenuta nel precedente incontro a Cassino - che scadrà il 20 maggio 2024 - il margine per tornare in pista è molto stretto.
Intorno alle 13 di ieri, nella sede della Provincia di Frosinone, si sono riuniti insieme ai rappresentanti aziendali e ai sindacati - Slc Cgil, la Fistel Cisl, la Uilcom Uil e la Ugl Chimici - anche i sindaci di Cassino, Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano, rispettivamente Enzo Salera, Orazio Capraro e Gioacchino Ferdinandi. Troppo importante la ricaduta occupazionale legata allo stabilimento di Villa Santa Lucia, leader nella lavorazione di carta riciclata. Il tema è tanto delicato da coinvolgere pure la Consulta dei sindaci.
Ieri è stata riaffrontata la questione dei tempi da rispettare e del "nodo" dell'Aia, sempre alla presenza del presidente della Provincia Di Stefano e dei sindaci del Cassinate intervenuti. Tutti si sono detti pronti a chiedere a loro volta un tavolo in Regione per poter capire come muoversi e per individuare possibili vie da percorrere per salvare i 300 lavoratori - 180 della cartiera e gli altri dell'indotto - salvaguardando l'ambiente. La cartiera aveva già subito degli stop forzati, poi aveva ripreso. Ma, a distanza di otto mesi dalla riapertura, era arrivato un nuovo sequestro. Secondo la procura di Cassino, infatti, dal 2020 al 2022 la società avrebbe «sversato i reflui dell'attività produttiva non adeguatamente depurati nella rete fognaria violando i limiti imposti».
«Vogliamo continuare a mantenere un atteggiamento molto cauto e responsabile e non interferire, nonostante per noi questa sia una situazione complessa. La nostra preoccupazione è per i lavoratori in attesa ma anche per l'azienda: più il tempo passa, più si alza il rischio di perdere professionalità. Riteniamo fondamentale il sostegno delle istituzioni: in questa situazione emergenziale, il dialogo aperto è una grande risorsa» hanno ribadito i sindacati.
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