Spazio satira
La giornata
17.11.2023 - 17:00
Un altro momento della celebrazione per l'inizio del ministero di don Stefano Di Mario a Monte San Giovanni Campano
Emozioni domenica pomeriggio nella chiesa collegiata a Monte San Giovanni Campano, dove il nuovo parroco don Stefano Di Mario ha celebrato la messa davanti a numerosi fedeli, familiari, amici, amministratori. «Carissimi non posso nascondervi le emozioni del cuore, e i pensieri che affollano la mia mente - ha esordito il sacerdote nell'omelia - misti anche all'imbarazzo che provo in questo momento, consapevole che da questo ambone hanno preso la parola uomini dello Spirito dai quali non posso che ammettere di dover imparare ancora tanto. Dall'allora card. Ratzinger, diventato pontefice con il nome di Benedetto XVI, al card. Cantalamessa, dal Card. Martins prefetto dei Santi, all'allora prefetto del clero il card. Hummes e in ultimo l'amico il card. Grech, qui giunto prima dell'ultimo Sinodo della Chiesa universale. In questa città che ha visto e conosciuto il passaggio di grandi santi, da Tommaso d'Aquino a san Felice da Cantalice, ma non solo. Eppure "Eccomi" qui. Eccomi, in mezzo a voi. "Eccomi", parola semplice, ma non scontata nel popolo monticiano. Imparata a ripetere da Colei che la pronunciò con tutta se stessa a Dio, nella Sua casa di Nazareth: la Vergine Maria. E questa è terra e casa mariana. Vorrei da subito affidarle anche il mio "Eccomi" detto a Dio per la mia consacrazione sacerdotale, e ripronunciato al vescovo che nella sua bontà, mi ha chiesto di venire in mezzo a voi come servo e padre di questa comunità. Lo ringrazio per la fiducia, la stima e la vicinanza che mi ha mostrato. Sia Lei, Nostra Signora del Suffragio, a continuare a tenermi stretto al Suo cuore di Madre e di Maestra nel cammino di Santità che è richiesto a tutti».
Don Stefano ha ringraziato la famiglia, le comunità, amministrazioni, sacerdoti. Lunga la lista dei nomi.
«Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno voluto accompagnarmi per raggiungere questa bella Collegiata, e ancor più bella comunità monticiana che da subito non ha esitato a farmi arrivare il suo entusiasmo, la sua disponibilità e il calore del suo affetto. Ho chiaro nel cuore e nella mente che la storia di questa Comunità non nasce con me e ancor meno nasce questa sera. Vorrei mettermi in ascolto, del vero e il miglior bene di tutti parrocchiani, di ogni parrocchiano. Ad iniziare dai più deboli e soli, dai malati, dagli anziani, dai più fragili, dalle famiglie e dai giovani, alcuni dei quali diventati amici nel tempo dall'esperienza vissuta insieme nelle passate GMG, e in qualche modo anche di tutti coloro che lasciarono Monte San Giovanni Campano per emigrare e che so bene quanto sia forte e vivo il loro legame con questa bellissima Terra e con Colei che hanno sempre invocato e sentito come loro speciale protettrice: la Madonna del Suffragio, che tanto amano e di cui da sempre hanno coltivato la devozione e l'aiuto concreto per la sua grande festa».
Il nuovo parroco ha aggiunto: «Cercherò di posare i miei passi, con rispettosa delicatezza, sul lungo cammino fatto nei decenni dai miei cari predecessori, vivi e defunti. Di cuore grazie a tutti e ciascuno, per questa vostra preziosa presenza stasera, all'inizio del mio ministero qui a Monte San Giovanni Campano».
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