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Saxa Gres, speranze e attese

Manca poco alla manifestazione d'interesse che porterà a rilevare l'azienda: la nuova data è a fine novembre. La Regione si è mossa per la quarta volta e proporrà altri ammortizzatori

Saxa Gres, speranze e attese

L'ingresso dello stabilimento della Saxa Gres

Arriverà il nome del nuovo imprenditore annunciato per salvare la Saxa Gres? Dapprima doveva esserci una manifestazione d'interesse a fine ottobre, ora si attende il termine di questo mese. Lo ha confermato la proprietà ribadendo che questa manovra potrà garantire la continuità operativa e produttiva degli stabilimenti. Anche se, in via informale, si sa più di qualcosa. E, comunque, la speranza vince sui timori.

Martedì il quarto incontro alla Pisana per salvare la grande realtà roccaseccana. Erano presenti tutte le rappresentanze sindacali, che hanno espresso grande apprezzamento per l'impegno della Regione Lazio per la tutela dei lavoratori. Un impegno serrato con il Ministero del Lavoro, per ottenere ulteriori 8 mesi di cassa integrazione. Ora non resta che aspettare il via libera ufficiale. Con queste parole si sono espressi il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all'Artigianato, all'Industria e all'Internazionalizzazione, Roberta Angelilli e l'assessore al Lavoro, all'Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito, Giuseppe Schiboni, al termine del confronto tra le parti.

Enzo Valente, segretario provinciale Ugl e vice nazionale Ugl Chimici ne trae queste conclusioni: «L'incontro in Regione, come anche da noi richiesto, si è svolto solo con gli assessorati e non con l'azienda. Era un tavolo tecnico e prendiamo atto dell'impegno affinché si trovi una soluzione. Aspettiamo di conoscere il nuovo imprenditore come annunciato dalla proprietà. Il nome ancora non c'è. Auspichiamo che veramente ci sia una soluzione di questo tipo per rilevare la società. L'azienda ha aperto la cassa integrazione per cessazione attività qualche settimana fa. Ora dalla Regione è emersa la possibilità di ricorrere ad altro tipo di ammortizzatore. Questo permetterà di avere tempo fino a quando non si metterà in salvo l'azienda».

La Pisana sarà vigile, centinaia i posti di lavoro appesi a un filo. «Il nostro impegno sarà quello di seguire tutta la procedura, anche durante la presentazione della nuova proposta e del nuovo piano industriale, in modo da vigilare e supportare il processo di transizione e di passaggio della proprietà», avevano concluso la vicepresidente Angelilli e l'assessore Giuseppe Schiboni.

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