Spazio satira
Le dinamiche
11.05.2023 - 17:00
Il giorno dopo l'apertura del fascicolo da parte della procura di Cassino, per ora contro ignoti, per accertare eventuali illegittimità procedurali sul cantiere di corso della Repubblica, e l'invito a fornire chiarimenti arrivato dalla Regione Lazio, sempre in merito ai lavori del centro, a palazzo De Gasperi si respira una clima di calma apparente.
Gli uffici sono tutti indaffarati nel loro lavoro, l'amministrazione sembra alquanto serafica, e - letti i giornali - non sminuisce l'obiettivo di portare a termine quanto prima la riqualificazione. «Noi andiamo avanti con i lavori. Non ci fermiamo», affermano in coro da palazzo De Gasperi.
La missiva
Tra le mura intonacate del corridoio istituzionale, non è scattato l'allarme per la terza missiva inoltrata dalla direzione regionale urbanistica, che chiedeva al Comune «di chiarire le modalità con le quali viene assicurata la differenziazione delle funzioni autorizzative in materia paesaggistica e urbanistico edilizia, in particolare per ciò che concerne le procedure di approvazione di opere pubbliche». Ovvero, le motivazioni legate all'emanazione della sub-delega da parte del responsabile dell'Area tecnica Mario Lastoria, in luogo dell'autorizzazione paesaggistica. Fatto che ha indignato non poco il consigliere di minoranza Benedetto Leone: «Un atto illegittimo - ha tuonato a Ciociaria Oggi - perché Lastoria è anche il progettista dell'opera, non può attribuirsi la sub-delega».
Nella risposta inoltrata alla Regione, palazzo De Gasperi si difende: «La documentazione richiesta non è stata periodicamente trasmessa a causa della carenza di personale di questo Ente, che ancora oggi si trova in dissesto finanziario ragion per cui ha grosse limitazioni nella assunzione di personale dipendente, e delle notevoli incombenze che ricadono sugli uffici dell'Area tecnica nonché delle criticità determinatisi a seguito dei noti eventi pandemici».
Si legge ancora: «Si precisa che tutte le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate sono state trasmesse alla Regione Lazio, alla Sovrintendenza ovvero agli altri Enti pubblici territoriali interessati e che inoltre sul sito del Comune è stata realizzata, dall'attivazione della subdelega, una pagina nella quale sono pubblicate tutte le determine di approvazione delle autorizzazioni paesaggistiche suddivise per anno con relativo riepilogo, il tutto nel massimo rispetto della trasparenza».
E, nel chiarire le circostanze di illegittimità della sub-delega, continua: «Si evince che l'organizzazione amministrativa dell'ente, anche in virtù delle responsabilità del procedimento conferite, è tale da garantire un'efficace differenziazione delle funzioni attribuite ed esercitate, perché vi sono due diversi responsabili del procedimento». Nel rispondere, poi, a Leone, dall'amministrazione affermano: «Se la Regione dovesse bloccare il cantiere, noi ricorreremmo al Tar».
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