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Gli appuntamenti

Settimana della Scienza, musei aperti ai piccoli "ricercatori"

Previsti quattro giorni di attività. Le iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi che frequentano dalla scuola primaria agli istituti superiori

Torna la Notte dei Ricercatori. Quest'anno l'appuntamento è fissato per il 30 settembre e, come da tradizione, sarà preceduto da una settimana di eventi in ambito scientifico. In programma per la Settimana della Scienza targata "Frascati Scienza", quattro date che vedranno protagonisti il Museo preistorico di Pofi "Pietro Fedele", il Monumento Naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, il Museo Civico Archeologico di Castro dei Volsci e il Museo dell'energia di Ripi.
Gli eventi sono stati proposti e organizzati dall'Ecomuseo Argil in collaborazione con l'Università di Cassino, con l'obiettivo di avvicinare al mondo scientifico la comunità e, soprattutto, i giovani. Le iniziative proposte saranno infatti dedicate ai bambini e ai ragazzi che frequentano dalla scuola primaria agli istituti superiori.

Appuntamento con Argil
Il primo appuntamento è per il 26 settembre al museo di Pofi. Protagonista Argil, l'uomo di Ceprano. Si tratta del più antico reperto fossile in Italia e uno dei più antichi d'Europa e l'evento a esso dedicato pone al centro un interrogativo: Argil viveva in modo sostenibile?
Nel corso delle visite e dei laboratori in programma, che saranno svolti in orario scolastico, dalle 9 alle 13, le guide cercheranno di far capire la difficoltà di risposta a questa domanda, che ne porta con sé molte altre. Ad esempio qual era il clima al tempo di Argil? Viveva lungo i fiumi o sulle rive di un lago? Quali piante caratterizzavano il paesaggio che frequentava e di quali si cibava?

Un'attività, questa, che si inserisce tra le varie iniziative divulgative, come quella promossa dall'associazione Territorio dell'Uomo Antico "A scuola con Argil 2022-2023" che ha come obiettivo quello di far conoscere le antiche testimonianze del territorio del Lazio meridionale attraverso visite museali e laboratori didattici, che permettano ai giovani partecipanti di familiarizzare con i concetti di evoluzione dell'uomo e dell'ambiente che lo circonda, portandoli a conoscere i reperti fossili e avvicinandoli al mondo antico.

Alla scoperta delle grotte
L'appuntamento successivo sarà dedicato alle suggestive Grotte di Falvaterra, con un evento intitolato "L'acqua, la roccia e il tempo", che si terrà il 27 settembre dalle 10 alle 13. Il sito delle grotte, che sta facendo riscontrare un importante richiamo di pubblico per le visite guidate speleologiche acquatiche, si sviluppa nei calcari mesozoici dei monti Ausoni, in un ambiente naturalistico ancora ben conservato, caratterizzato da una flora di particolare interesse. La giornata si aprirà con l'accoglienza delle scuole nella sala conferenze, in cui si terrà un incontro con Lamberto Ferri Ricchi, geologo esploratore, primo speleosubacqueo italiano e primo a entrare all'interno del sistema ipogeo superando i sette sifoni tra le grotte di Falvaterra e di Pastena. Il programma prevede poi la visita alle grotte con il geologo Augusto Carè e un percorso naturalistico costeggiando il rio Obaco.

Divulgatori per un giorno
Nel pomeriggio le attività si sposteranno al Museo Civico Archeologico di Castro dei Volsci dalle 16 alle 20, con "Dalla villa al villaggio, la vita era sostenibile?". In programma una breve conferenza di presentazione dei lavori eseguiti dagli alunni su tematiche legate alla sostenibilità, seguita da visite guidate e laboratori. Nell'ambito di questa iniziativa, dunque, i bambini e i ragazzi saranno divulgatori per un giorno, presentando ai loro compagni e alle famiglie i lavori realizzati a scuola. Le attività proseguiranno con la visita tematica nelle sale espositive del museo e con un laboratorio di scavo simulato e le guide illustreranno l'interazione tra uomo e ambiente e le modalità di utilizzo delle materie prime, come acqua, pece e argilla nelle varie ere. I reperti raccontano, infatti, le dinamiche evolutive del territorio di Castro dei Volsci dalla Preistoria all'alto Medioevo, in relazione alle varie fasi storiche e insediamentali. Anche questo evento si inserisce in una serie di iniziative volte alla divulgazione, alla valorizzazione dell'identità culturale del territorio e che mirano a coinvolgere attivamente la cittadinanza.

Energia sostenibile
Con la giornata del 28 settembre sarà il Museo dell'energia di Ripi ad aprire le porte agli studenti del territorio con l'iniziativa "Sfruttamento energetico e vita nella Valle Latina". Al centro del dibattito le diverse forme di energia e risorse energetiche, le modalità in cui siano state utilizzate in passato e come si stiano ancora impiegando e le conseguenze di queste attività sulla vita dell'uomo, sull'ambiente e sul clima del pianeta. Gli studenti saranno divisi in tre gruppi ed effettueranno visite di un'ora ciascuno. Le attività si divideranno in percorsi attraverso gli spazi e gli exhibit del museo e alcune esperienze di laboratorio. Obiettivo comprendere come una maggior consapevolezza sull'impiego di fonti energetiche sicure e lo svolgimento di buone pratiche nell'ottica dell'efficienza energetica ci permettano di raggiungere una riduzione dell'inquinamento e dell'impatto delle attività umane su ambiente e clima. L'uso responsabile delle fonti energetiche e la lotta al cambiamento climatico sono infatti due degli obiettivi principali del Museo dell'energia di Ripi, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo "Fit for 55" e dell'Agenda 2030 dell'Onu per lo Sviluppo Sostenibile.

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