Spazio satira
1975-2025
04.04.2025 - 20:00
Il 4 aprile del 1975, e quindi esattamente cinquant’anni fa, venne fondata ad Albuquerque, nel New Mexico, una delle società che hanno maggiormente influito sulla storia economica e sociale dell’intera umanità: la Microsoft Company. È infatti (anche) grazie alla brillante intuizione di due intraprendenti giovanotti di belle speranze – e precisamente William Henry (“Bill”) Gates III e Paul Gardner Allen, entrambi nativi di Seattle – che la tecnologia informatica, attraverso l’utilizzo e la progressiva diffusione di elaboratori ad uso produttivo e domestico, si è rapidamente diffusa in tutto il pianeta, incidendo in maniera determinante sulla qualità della vita del genere umano. Già nel 1973, a dire il vero, i due giovani programmatori americani avevano deciso di cimentarsi nella difficile sfida dell’innovazione digitale, tanto è vero che avevano fondato la “Traff-o-Data”, società che si interessava dell’analisi dei dati del traffico urbano, e che si era posta l’obiettivo di individuare soluzioni che potessero aiutare a risolvere quello spinoso problema logistico che affliggeva parecchie realtà urbane statunitensi.
Nel dicembre del 1974, negli ambienti informatici, si diffuse la notizia che la Micro Instrumentation and Telemetry Systems (“MITS”) aveva realizzato il primo “microcomputer kit”, denominato “Altair 8800”, innovativo elaboratore di calcolo che, però, per poter esprimere al meglio il suo potenziale operativo, aveva tuttavia bisogno di un efficiente ed evoluto linguaggio di programmazione digitale. Gates ed Allen intuirono immediatamente che quella sarebbe potuta diventare l’occasione per riuscire a mostrare e dimostrare il loro grande talento. Si posero pertanto l’obiettivo di provare a realizzare dei programmi – comunemente denominati “software” – che potessero implementare l’efficienza e la funzionalità degli elaboratori di calcolo prodotti dalla MITS. Decisero di fondare una nuova società, che, col senno del poi, avrebbe finito per cambiare per sempre la storia della tecnologia informatica, ed il cui nome non fece niente altro che coniugare, simbolicamente, i due principali elementi del progetto: i “micro” computer, ed i “soft” ware. Curiosamente, proprio in quei mesi, a Los Altos, in California, altri tre giovani visionari americani (Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne) stavano creando i presupposti per la nascita, ed il successivo sbarco sul mercato, di un’altra realtà tecnologica che avrebbe rivoluzionato il mondo dell’informatica e delle comunicazioni digitali: la Apple Computer.
In poco tempo, ad ogni buon conto, la Microsoft Company diviene la società leader nel settore dei linguaggi per i “microcomputer”. Tanto è vero che, già nel 1978, non solo era fortemente radicata e diffusa negli Stati Uniti, ma aveva acquisito anche una forza commerciale tale da poter aprire uffici vendite all’estero (il primo fu inaugurato in Giappone). Ma quello fu soltanto l’inizio di una trionfale cavalcata; ben presto Gates ed Allen intuirono infatti che il futuro che offriva loro maggiori prospettive (ed assai più lauti guadagni…) non era quello dei computer che potevano essere utilizzati soltanto dalle grandi aziende e dalle amministrazioni pubbliche, ma soprattutto quello dei “personal computer”, oggetti che loro prevedevano potessero arrivare a diventare il principale strumento di lavoro e di svago per chiunque, in ogni parte del mondo. Quella visionaria previsione si è pienamente avverata. Grazie alla progressiva diffusione mondiale dei PC, in breve tempo il fatturato ed i dipendenti di Microsoft raddoppiarono.
La vera svolta, tuttavia, si verificò nel luglio del 1980, quando la società iniziò a collaborare con la International Business Machine Corporation (meglio conosciuta con l’acronimo “IBM”) in vista dello sviluppo, e della successiva commercializzazione, di un nuovo calcolatore ad uso domestico. Gates, dopo che il suo amico e socio Allen aveva dovuto forzatamente abbandonare la società per gravi motivi di salute, garantì alla IBM di essere in grado di progettare e realizzare un sistema operativo innovativo, ed a costi estremamente bassi. Tuttavia, in cambio, pretese astutamente di poter continuare a mantenerne i diritti di sfruttamento del software. La sua scelta - estremamente rischiosa, ma assai lungimirante - si rivelerà vincente. Ed infatti, già nel 1981, il fatturato di Microsoft raggiunse i sedici milioni di dollari, e, nel 1983, arrivò a cinquanta. La società iniziò ad aprire sedi in tutta Europa. Nel 1986 viene quotata con enorme successo in borsa, rendendo Gates, a soli trentuno anni, miliardario. L’affermazione della società a livello mondiale avvenne anche grazie allo sviluppo di nuovi sistemi operativi, che coniugavano proficuamente molteplici funzionalità (ad esempio “Microsoft Works”, che infatti prevedeva un gestore di testi, un foglio di calcolo, un database, un tool di comunicazione, e delle funzionalità di base per il disegno). Nel 1987, poi, sul mercato venne lanciato “Windows 2.0”, e, due anni dopo, il famoso pacchetto “Microsoft Office”. Agli inizi degli anni novanta la società era ormai diventata la più grande “software house” del mondo, che contava circa 15.000 dipendenti e vantava un fatturato di circa un miliardo di dollari annuo.
Nel 1998 il browser “Internet Explorer” divenne parte integrante del nuovo sistema operativo “Windows 98”, che ben presto si arricchirà anche della versione compatibile con l’ambiente Mac. Con il nuovo millennio Microsoft fece uscire innumerevoli prodotti (come, ad esempio, “Office 2000” e “Office XP”), che contribuirono ad un’ulteriore, forte diffusione globale dei software con il suo marchio. Ma si dedicò anche alla progettazione ed alla commercializzazione di innovativi dispositivi hardware di intrattenimento (si pensi, infatti, alla famosa “Xbox”). Il fatturato ha continuato a crescere per anni in modo esponenziale, consentendo alla società, nello scorso decennio, anche l’acquisizione della piattaforma di comunicazione “Skype” (che verrà tuttavia abbandonata, tra pochi mesi, a beneficio del più funzionale e moderno sistema di comunicazione “Teams”), e, successivamente, della divisione Devices & Services del produttore di dispositivi telefonici mobili scandinavo Nokia. Negli ultimi anni, a dire il vero, Microsoft ha dovuto cominciare a fare seriamente i conti con l’altro colosso dell’informatica, la Apple, società che da sempre, attraverso sistemi operativi diversi da quelli in ambiente Android, ha iniziato a rosicchiare importanti fette di mercato alla società di Gates. Tuttavia è innegabile che essa rappresenta una delle principali realtà imprenditoriali a livello mondiale. Ed è la concreta dimostrazione che una grande ed innovativa idea può talvolta dare concreto impulso ad una vera e propria rivoluzione.
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