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Ceprano

Farmacia comunale, «No alla gestione privata»

Cacciarella contro la scelta dell’amministrazione. «Il pacco omaggio ai nuovi nati rappresenta una contraddizione»

Farmacia comunale, «No alla gestione privata»

L’interno rinnovato della farmacia comunale

Pacco omaggio ai neonati, ma la Farmacia comunale va ai privati ed esplode la polemica politica. L’iniziativa del pacco omaggio per i nuovi nati del 2025, contenente prodotti farmaceutici, ha suscitato reazioni contrastanti nel dibattito politico locale.
Infatti, se da un lato il gesto è stato accolto con favore per il suo valore simbolico e sociale, dall’altro è diventato oggetto di critiche a causa delle scelte dell’Amministrazione Colucci per la gestione dell’esercizio comunale. Il consigliere Vincenzo Cacciarella, capogruppo di “Ceprano Futura”, attacca la maggioranza guidata dal sindaco sottolineando quella che definisce una contraddizione evidente, in quanto da una parte il Comune esalta il ruolo sociale della farmacia, dall’altra ha già deliberato il suo passaggio alla gestione privata.

«È bello che la nostra nuova meravigliosa Farmacia comunale svolga un ruolo sociale, possibile grazie alla trasformazione che abbiamo messo in atto in questi anni - scrive Cacciarella - Peccato che quando l’avranno data in gestione ai privati, come hanno deliberato, tutto questo non potrà più avvenire. Quante contraddizioni, quanti errori». Secondo il consigliere, la privatizzazione della farmacia comunale rappresenterebbe una perdita per la cittadinanza, riducendo la possibilità di iniziative sociali come il pacco omaggio per i neonati. Per questo, Cacciarella chiede all’Amministrazione Colucci di rivedere la propria decisione e ripensare anche la politica sul personale. La polemica politica è destinata a proseguire, mentre i cittadini restano in attesa di capire quale sarà il destino della farmacia comunale e se l’Amministrazione sarà disponibile a un ripensamento sulla gestione. Secondo il consigliere di minoranza la tutela dei beni pubblici dovrebbe essere una priorità per ogni Amministrazione: privatizzare un servizio così importante potrebbe compromettere il suo valore sociale a lungo termine. «Resta da vedere se il sindaco Colucci e la sua giunta - conclude Cacciarella - saranno disposti ad ascoltare tali preoccupazioni e a fare un passo indietro su questa scelta controversa».

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