Cassino
18.11.2025 - 12:00
Formazione del personale, nomina di un referente interno per la sicurezza, potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e dell’illuminazione, controlli più rigorosi sull’età degli avventori, una comunicazione immediata e strutturata con le forze dell’ordine e un’attività informativa più efficace: sono questi i cardini del protocollo d’intesa “per la prevenzione degli atti illegali e delle situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”, promosso dalla prefettura di Frosinone insieme a Confcommercio Lazio Sud, Confimprese, Confesercenti e Silb-Fipe.
Dopo il debutto a Frosinone, il documento è stato presentato ieri, in sala Restagno, agli esercenti del settore bar e intrattenimento della città. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Cassino, Enzo Salera; gli assessori Gino Ranaldi, Giuseppe Capizzi e Pierluigi Pontone; il Capo di Gabinetto della Prefettura di Frosinone, Agnese Scala; il vicepresidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Luciano Cianfrocca; il presidente di Confimprese, Guido D’Amico; il vice presidente di Confcommercio Lazio Sud, Fabio Loreto; oltre ai vertici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale.
In apertura, il sindaco Salera ha sottolineato «la bontà del lavoro di controllo, prevenzione e repressione svolto negli ultimi mesi, grazie alla sempre più stretta sinergia tra amministrazione, Procura, Questura e prefettura, allo scopo di innalzare i livelli di sicurezza nella nostra città». Ha quindi evidenziato che «il protocollo d’intesa presentato va proprio in questa direzione: coinvolgere sempre più gli esercenti, integrando e coordinando al meglio le attività di rispettiva competenza. L’obiettivo primario è sempre prevenire qualsiasi fenomeno che generi insicurezza sul territorio. Su questo fronte, l’amministrazione comunale assicurerà sempre il massimo supporto possibile ad ogni iniziativa».
La dottoressa Scala ha spiegato: «Stiamo lavorando da mesi a un documento condiviso di regole che gli esercenti possono rispettare senza particolari costi e con un vantaggio in termini reputazionali. Si tratta di esercizi commerciali virtuosi, di una nuova forma di sicurezza partecipata, di azioni concrete».
Il presidente di Confimprese Italia, Guido D’Amico, ha ricordato che il protocollo nasce «insieme a prefettura, forze dell’ordine, enti locali» e viene presentato sul territorio «per dare più consapevolezza possibile a tutti gli esercenti della valenza di avere un servizio di “sicurezza partecipata”». Ha sottolineato che si tratta di «un piano di organizzazione in maniera che ci sia una sorta di codice di condotta da un lato e un impegno civico dall’altro. Il protocollo non ha nessun costo, è una sorta di best practice che chiediamo ai pubblici esercizi».
D’Amico ha inoltre evidenziato l’importanza del rafforzamento della videosorveglianza e dell’illuminazione, del rispetto delle uscite di sicurezza, delle comunicazioni tempestive di eventi e flash mob, dell’evitare assembramenti e del controllo dell’età degli avventori: «Lo prevede la legge, magari lo esponiamo fuori dal locale per sensibilizzare».
Il percorso del protocollo, dopo Frosinone e Cassino, toccherà anche Sora, Fiuggi, la Val Comino e la Valle dei Santi. I relatori hanno insistito sul concetto di “sicurezza partecipata”, valore fondante delle misure che si intendono estendere a tutta la provincia. Oltre al rispetto rigoroso della normativa su somministrazione di alcolici, limiti orari e diffusione musicale, tra le principali novità vi sono la designazione di un referente della sicurezza, l’adozione di un codice di condotta da esporre dentro e fuori i locali - anche in lingua inglese dove necessario - e l’adeguamento degli impianti di illuminazione e videosorveglianza.
Il vicepresidente di Confcommercio Lazio Sud, Fabio Loreto, ha evidenziato «la semplicità del protocollo, che richiede solo di adeguarsi ad alcune pratiche e fare attenzione ad altre. Ci sono orari che vanno rispettati, deve essere rispettata l’età perché molti avventori sono minori, come pure l’asporto dopo le 22 di sera, che non è possibile».
La Camera di Commercio ha infine illustrato nel dettaglio agli esercenti la possibilità di accedere a un bando per l’installazione o l’ammodernamento degli impianti di videosorveglianza (con un budget raddoppiato rispetto allo scorso anno), così da affiancare la rete comunale che, come annunciato dal sindaco Salera, passerà a breve dalle attuali cento telecamere a circa centocinquanta.
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