L'analisi
18.11.2025 - 13:00
La qualità della vita peggiora in Italia così come in provincia di Frosinone. Lo ha detto l’annuale classifica di Italia Oggi che assegna alla Ciociaria l’83° posto, con una perdita di undici posizioni in dodici mesi. La Ciociaria è una delle quattro province del Centro Italia, al pari delle altre laziali dove la qualità della vita è scarsa. È scarsa poi in affari e lavoro, in ambiente, in sicurezza sociale, in istruzione e formazione, in popolazione, è insufficiente nel sistema salute e in reddito, mentre è buona in reati e sicurezza. Andando ad analizzare i vari indicatori di cui si compone la classifica di Italia Oggi-Ital Communications, per affari e lavoro (81° posto) si evidenziano alcuni risultati poco edificanti per tasso di occupazione maschile (75°) e femminile (77°), importo medio dei protesti (102°), un dato sempre penalizzante per il Frusinate, tasso di occupazione femminile (87°), start-up e Pmi innovative (82°) e imprese cessate (80°), mentre va un po’ meglio per tasso di occupazione maschile (22°) e imprese registrate (44°).
Nella classifica dell’ambiente (67° posto), la Ciociaria è penalizzata dagli sforamenti dei limiti per polveri sottili (100°) e biossido d’azoto (70°), dai consumi idrici (94°), dalla densità di verde nel capoluogo (84°), dai veicoli circolanti per chilometro quadrato di superficie nel capoluogo (73°), dall’estensione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici a Frosinone (87°), non troppo positivo il dato sulla densità delle piste ciclabili nel capoluogo (63°), sugli sforamenti del Pm2,5 (64°), sull’offerta di trasporto pubblico (74°), a metà classifica il valore sulla raccolta dei rifiuti urbani (47°), per la raccolta differenziata (47°) e per i veicoli elettrici e ibridi sul totale delle auto circolanti (38°), mentre va meglio per i veicoli in circolazione per ogni chilometro quadrato di superficie urbanizzata nel capoluogo (2°). L’85° posto in sicurezza sociale sconta il 105° e terzultimo per morti e feriti ogni 100 incidenti stradali, il 100° per tasso di disoccupazione giovanile maschile, il 95° per tasso di disoccupazione giovanile delle donne, il 47° posto per morti per tumore ogni 100 morti, risultati apprezzabili, invece, per infortuni sul lavoro (5° posto), reati a sfondo sessuale (23°) e suicidi per 100.000 abitanti (28°).
Nel sistema salute (97° posto), Italia Oggi attribuisce alla Ciociaria il 101° posto per tasso di ospedalizzazione, mentre per i posti letto si registra il 97° in ostetricia, il 92° in terapia intensiva, il 90° in oncologia e in cardiologia, ma anche il 9° per le tac per 100.000 abitanti, il 21° per apparecchiature a risonanza magnetica, il 40° per gamma camere. Per turismo e cultura il Frusinate è 72°. Frutto di un cinquantesimo posto per tempo medio di permanenza dei turisti, di un 71° per aziende agrituristiche, di un 75° per spesa medio pro capite per spettacoli, di un 78° per presenze turistiche giornaliere per 100 residenti, di un 83° per presenze turistiche giornaliere per 100 posti letto, di un 91° per numero di spettacoli per 100 residenti, ma anche del 17° per numero medio di spettatori ad evento e del 32° per estensione delle aree naturali protette sulla superficie provinciale.
In reddito e ricchezza (87° posto), Frosinone è appena 105° per le sofferenze bancarie dei prestiti alle famiglie, 102° per reddito pro capite disponibile, 101° per valore medio al metro quadro degli immobili residenziali (con uno dei valori più bassi d’Italia), mentre all’opposto è 16° per i costi medi degli affitti di immobili residenziali, 58° per retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti, 75° per importo medio delle pensioni e 73° per percettori di pensioni a basso importo. Male anche per la popolazione (81°) con emigrati ogni 1000 residenti (18° posto), indice di vecchiaia (58°), numero medio di figli per donna (79°), speranza di vita alla nascita (78°), speranza di vita a 65 anni (87°) e immigrati ogni 1.000 residenti (91°). In istruzione e formazione, la Ciociaria è al 59° posto. Lo studio evidenzia il dodicesimo posto per le persone in possesso del diploma di istruzione superiore, il 56° per la laurea, il 58° per studenti con adeguate competenze alfabetiche e il 77° per studenti con adeguate competenze numeriche.
Le note lieve, come nelle passate stagioni, arrivano alla voce reati e sicurezza (11° posto, anche se nel 2024 era il secondo). Per i vari reati (parametrati su 100.000 abitanti) si osserva il 59° per i furti in casa, il 61° per rapine in banca e negli uffici postali, il 71° per gli omicidi volontari ogni 100.000 abitanti, il 76° per furti d’auto, l’86° per omicidi colposi e preterintenzionali, va invece decisamente meglio in questi casi con il primo posto per sfruttamento della prostituzione (con zero denunce), il quarto posto in violenze sessuali, il ventesimo per lesioni dolose e percosse, il 22° per tentati omicidi, il 27° per scippi e borseggi, il trentesimo per truffe e frodi informatiche, il trentatreesimo per sostanze stupefacenti, il trentanovesimo per estorsione, il quarantesimo per sequestro di persona.
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