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Cassino

Sicurezza, piano integrato

Dopo il vertice del comitato per l’ordine pubblico in Comune scatta l’azione sinergica. Accanto alle forze dell’ordine ci saranno dalle 7 alle 10 pattuglie di vigilanza privata in azione

Sicurezza, piano integrato

Controlli integrati e sistematici: sul fronte della sicurezza si ingrana la quinta. Dalle sette alle dieci pattuglie di vigilanza privata, di supporto alle forze dell’ordine, su tutto il territorio, dal centro alle periferie. E nel fine settimana e durante i festivi sarà h24. Si parte nel weekend. Il progetto “Mille occhi sulla città” prende forma: la risposta dello Stato ai gravi fatti registrati in città c’è e si stente. Nel terzo vertice del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che non a caso si è tenuto a Cassino, c’è stato un vero e proprio cambio di passo nella lotta al crimine, con l’apertura alle associazioni di categoria e agli istituti di vigilanza privata: attori privilegiati nel controllo del territorio. Durante il vertice coordinato dal prefetto Liguori i rappresentanti dei maggiori istituti di vigilanza - Antonio Orofino (Urban Security), Massimiliano Terrezza (T&R), Aldo Guarino (Metropol), Edmondo Spaziani (Securpol) e Fabrizio Castrechini (Europol Vigilanza) - hanno risposto “presente”. Così, in perfetta sinergia con le forze di polizia, saranno le vere sentinelle del territorio. E per affrontare al meglio questa importante sfida, alla loro preparazione indiscussa stanno affiancando una ulteriore specializzazione, grazie ai corsi in Questura. L’ultimo proprio martedì a Frosinone, diretto dal funzionario di Polizia, il dottor Carlo Bianchi, e con l’introduzione del commissario Di Trocchio.

Il dettaglio

«Partiamo dal presupposto che la vigilanza privata non si sostituisce sicuramente alle forze dell’ordine, con compiti specifici prerogativa dello Stato, ma in questo momento storico per la città di Cassino rappresenta un contributo fattivo di osservazione e segnalazione di eventi potenzialmente criminosi» ha spiegato il responsabile operativo di Urban Security, il tenente Gpg, Antonio Orofino. Il tenente ha offerto una chiara analisi, facendosi portavoce degli specialisti del settore, di come avverrà nello specifico il nuovo controllo del territorio. E accendendo i riflettori sul concetto di «sicurezza partecipata». «Il nostro ruolo sarà quello di sentinelle del territorio: questo è il concetto chiave. Avremo l’onere di verificare e registrare quello che vediamo e riportarlo poi alle forze di polizia, ma in tempo reale». Saranno collegati direttamente alle centrali operative delle forze dell’ordine. Non si dovrà più effettuare il “passaggio” della segnalazione: tutto avverrà praticamente in presa diretta. Interverranno bloccando la persona sospetta e attivando immediatamente i canali preferenziali, segnalando alle forze dell’ordine in tempo reale, permettendo dunque un’azione immediata.

«L’impegno sarà quello di osservare il territorio negli itinerari che già svolgiamo per dovere di servizio, ma al tempo stesso verificheremo delle situazioni che possono essere di degrado, di sospetto» ha aggiunto. Dall’incendio allo sversamento illecito dei rifiuti. «In quel caso abbiamo l’obbligo di fermarci e di avvisare immediatamente la polizia locale: anche questo rientra nel progetto “Mille occhi sulla città”, che fa riferimento al decreto 269 del 2008: la sicurezza partecipata» ha continuato il tenente Orofino. Altro nervo scoperto su cui porranno molta attenzione sarà l’alcol ai minori, una delle criticità che durante il recente incontro in Municipio con gli esercenti ha occupato una parte significativa del confronto: più telecamere, un decalogo di comportamento e più controlli. «Se dovessimo notare una somministrazione di bevande in piena notte, ragazzi in difficoltà o qualche movimento anomalo, segnaleremo immediatamente alle forze dell’ordine. Ed è vero che questo lo può, anzi lo devono fare anche i cittadini, però con noi ha una valenza diversa perché rientra in quelle attribuzioni che ci sono state date in questo momento storico delicato: verificare tutto ciò che può essere potenzialmente pericoloso per l’incolumità pubblica».

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