Cassinate
02.06.2025 - 13:00
L'ingresso dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano
«Ora risposte certe sul futuro dello stabilimento. Siamo oltre la soglia dell’allarme rosso». Una posizione netta, quella di Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, che a poche ore dall’importante passo avanti annunciato dalla Regione a sostegno dell’indotto, punta anche sulla “casa madre”. Coppotelli plaude al programma operativo annunciato dalla vicepresidente Angelilli - che pesa 5,5 milioni di euro - e rilancia: «Bene le misure della Regione sull’indotto Stellantis ma bisogna tenere alta la concentrazione e chiedere risposte sul futuro dello stabilimento». Solo ventiquattro ore prima Roberta Angelilli aveva infatti annunciato il programma operativo attraverso il quale la Regione Lazio impegnerà una somma complessiva di 5 milioni e 500.000 euro per le annualità 2025 e 2026. Con la costituzione anche di un tavolo permanente per l’unità di crisi e per la concertazione.
Quindi rilancia: «Confermo quanto dichiarato nelle scorse settimane: il settore dell’automotive sta per esplodere e vanno prese decisioni drastiche, non c’è più tempo. Dobbiamo immaginare che i lavoratori dello stabilimento di Piedimonte non possano continuare a sopravvivere di cassa integrazione. Recentemente è stata approvata in Senato la legge sulla partecipazione e noi crediamo che da lì dobbiamo assolutamente ripartire, perché soprattutto il tema dell’intelligenza artificiale ci porterà a dover governare questi processi. Non si può continuare a vivere alla giornata, senza prospettive, con buste paga falcidiate. L’indotto è in un clima di costante e pericolosa incertezza. Va bene dunque l’iniziativa della Regione, ma è necessario proseguire per rimettere al centro la persona nell’automotive in tutta Europa e continuare a fare “pressione” per avere delle risposte vere sul futuro dello stabilimento Stellantis di Piedimonte. È in gioco una fetta determinante del sistema occupazionale, produttivo e perfino sociale della Ciociaria. La crisi di Stellantis riguarda tutti i siti, ma non può valere la regola del “mal comune, mezzo gaudio”. E anche se l’automotive flette a livello europeo e internazionale, nel Basso Lazio l’economia si regge interamente su questo settore. Allo stesso modo alcune decisioni vanno prese, una su tutte: zone cuscinetto per le province di Frosinone, Latina e Rieti, confinanti con aree che possono usufruire dei benefici della Zes».
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