Spazio satira
Cassino
06.02.2025 - 15:00
Gli operai della De Vizia sotto alla sede del ministero martedì pomeriggio
Nessuna decisione da parte di Stellantis sulla famosa proposta migliorativa, piuttosto l’ipotesi di internalizzare, con altri due mesi di proroga dell’appalto per ricollocare i lavoratori. Continua così la lunga odissea degli operai della De Vizia appesi al filo delle trattative dal 18 novembre 2024 quando inaugurarono il primo sciopero davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis.
Striscioni, megafoni, lumini accesi davanti agli ingressi e finanche il varco merci bloccato, spesso sotto i riflettori nazionali. Tutte le hanno tentate in due mesi di presidi, compreso il pranzo della vigilia di Capodanno davanti alla fabbrica e il successivo presidio davanti al ministero delle Imprese e del Made in Italy per gridare tutto il loro bisogno di lavoro e per riuscire a ottenere una proroga, almeno di un anno, esattamente come concesso a Trasnova e ditte subappaltatrici. E, invece, ieri nessuna sorpresa in positivo all’incontro con la Regione, alla presenza dei sindacati, fissato per mezzogiorno. Stellantis ha accordato a De Vizia una mini proroga di due mesi, finalizzata, secondo la multinazionale, alla ricollocazione dei lavoratori in altri appalti. «Stellantis ottiene quindi il suo obiettivo di scaricare i costi sociali sulle aziende appaltanti. Come Filcams Cgil - spiega il segretario provinciale Luca De Zolt - riteniamo irresponsabile l’atteggiamento di Stellantis e chiediamo che il Mimit continui a insistete per una proroga dell’appalto. Nel contempo, abbiamo chiesto a De Vizia di aprire un confronto serrato sulle ricollocazioni, con l’obiettivo di non lasciare nessun lavoratore senza un’offerta occupazionale».
Su questi presupposti, l’incontro tenutosi ieri con Filcams Cgil Frosinone Latina e Uilm Frosinone e l’azienda alla presenza della Regione della Lazio si è concluso con un rinvio a stretto giro (il 25 febbraio ci sarà un nuovo incontro interlocutorio con Regione Lazio) per verificare la possibilità di ricollocazione dei lavoratori in altri appalti. Relativamente agli ultimi aggiornamenti e alla necessità di ricollocare parte del personale entro il prossimo incontro, interviene la Uilm: «Si tratta di una sconfitta - afferma Gennaro D’Avino, segretario provinciale – i lavoratori, fino al 31 marzo, saranno in cassa integrazione a zero ore, perdendo quindi la possibilità di lavorare e percepire un reddito aggiuntivo rispetto agli ammortizzatori sociali. Attualmente, la situazione compromette la dignità dei lavoratori, poiché Stellantis, pur avendo ricevuto una proposta migliorativa, non ha fornito alcuna risposta, limitandosi a una minima proroga fino al 31 marzo. Attendiamo che Stellantis si esprima sulla proposta presentata da De Vizia, chiarendo le proprie intenzioni, in quanto persiste una situazione di stallo decisionale. Domani mattina convocheremo i lavoratori presso la sede Uilm per comunicare l’esito dell’incontro e definire, congiuntamente, il da farsi»
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