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Cassino

Occupazione, la vera priorità

Governo in campo senza sosta per sostenere il territorio: attenzione massima per il Basso Lazio. Francesco Rocca: «A Cassino operiamo per la riconversione e per l’indotto, guardando a difesa e aerospazio»

francesco rocca

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

«Un impegno assoluto del governo per salvare l’occupazione». A sottolineare l’attenzione massima per il Cassinate e per l’intera provincia di Frosinone - con Stellantis e indotto in primo piano, passando per Anagni - è stato il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca, intervenuto all’incontro che si è tenuto all’hotel Edra a Cassino (con oltre 800 presenze) organizzato dall’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli per fare il punto sui lavori fatti e quelli in corso, insieme al sottosegretario Claudio Durigon e - in videoconferenza - al vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, oltre a un migliaio di rappresentanti istituzionali e simpatizzanti della Lega e del centrodestra. Cruciale l’importanza della riconversione del settore automotive e dell’indotto «in probabile chiave difesa e aerospazio, ancora tutta sul tavolo delle trattative, per un’area di crisi schiacciata dai vincoli imposti dall’Europa.

«Qui a Cassino stiamo lavorando, anche tanto, per la riconversione e per l’indotto, guardando a difesa e aerospazio – ha detto Rocca - perché non so come finirà Stellantis. So che il governo si sta battendo, che in Europa qualcosa sta cambiando - finalmente - però noi dobbiamo essere pronti a un piano B perché qui non è data alternativa diversa, noi dobbiamo anche garantire i livelli occupazionali, la dignità del lavoro di tutti, quindi su questo c’è un impegno assoluto. Abbiamo già fatto molto, continueremo a impegnarci per questa strada». Qual è l’idea forte per riconvertire Stellantis? «L’idea – ha risposto il presidente della Regione Lazio - quando ho parlato con l’amministratore delegato è quella che già è conosciuta e che loro hanno riconfermato. Il problema è se l’Europa cambia le regole del gioco, se ci sarà ancora un mercato dell’automobile così come l’abbiamo conosciuto fino a oggi, alla luce delle nuove regole. Il dato evidente è che stanno chiudendo gli stabilimenti, le vendite stanno diminuendo. Quindi se non vengono cambiate le regole del gioco è ovvio che bisognerà rimettersi al tavolo con Stellantis. Ora la situazione è che il governo ovviamente è “sul pezzo”, e dalle ultime notizie sembra che finalmente anche a Bruxelles si stiano svegliando».

Anche Claudio Durigon ha sottolineato i «vincoli pazzeschi imposti dall’Europa sull’automotive, per cui Cassino soffre proprio per quei vincoli». Poi ha aggiunto: «L’Europa deve essere inclusiva dei problemi territoriali di ogni Paese, e non vogliamo essere più succubi. Non vogliamo il riarmo, ma abbiamo bisogno di investire quei soldi negli ospedali, nelle infrastrutture e in tutto ciò che possa servire a rilanciare il nostro Paese, per essere forti in un’Europa diversa».

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