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Mobilità sostenibile: l'importanza delle auto ibride nella riduzione delle emissioni

L'attuale scenario automobilistico sta delineando una realtà in cui l'innovazione va di pari passo con l'ambiente.

Le nuove sfide della mobilità sostenibile e la necessità di ridurre i gas a effetto serra spingono il settore automotive a migliorare le prestazioni dei veicoli, ottimizzando i consumi di carburante e riducendo, di conseguenza, il quantitativo di emissioni inquinanti.

Questa tendenza, guidata da motivazioni di carattere ambientale, è promossa anche da iniziative europee, che puntano a una riduzione delle emissioni climalteranti del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

In questo contesto, un ruolo piuttosto importante viene giocato dalle auto ibride, che si sono dimostrate efficaci nel guidare la mobilità verso un percorso molto più sostenibile. I veicoli ibridi permettono infatti di ridurre le emissioni di carbonio e limitare la dipendenza da fonti fossili non rinnovabili come il petrolio.

Il tutto andando a contenere l'impatto della mobilità sui cambiamenti climatici, preservando la praticità negli spostamenti quotidiani e favorendo una transizione graduale verso modelli di mobilità completamente elettrici.


Emissioni e sostenibilità: i vantaggi delle auto ibride

Le automobili ibride sono dei veicoli dotati di due sistemi di propulsione, uno derivante dal motore elettrico, l'altro da un motore termico tradizionale.

Spesso considerate un'alternativa più pratica ed economica rispetto alle automobili elettriche pure, permettono di ottimizzare l'efficienza dei due sistemi, garantendo una significativa riduzione dei consumi e un minore quantitativo di emissioni inquinanti

Il principale punto di forza dei veicoli ibridi è da ricercare nella capacità di ottimizzare i vantaggi di entrambi i motori: nello specifico, nei lunghi tragitti o quando la batteria è scarica, entra in gioco il motore a combustione, mentre nelle fasi in cui quest'ultimo risulta meno efficiente - cioè nella partenza, nelle manovre, nelle accelerazioni e nella guida a bassa velocità - entra in funzione il motore elettrico, assicurando prestazioni migliori e un utilizzo sempre ottimale dell'energia disponibile.  

Per comprendere il funzionamento nel dettaglio, può in ogni caso essere utile guardare nel dettaglio alle tre categorie principali di auto ibride. La prima, la più essenziale, è quella delle Mild Hybrid o ibride leggere, nella quale la riduzione delle emissioni è garantita da un motore elettrico che coopera all'efficienza del motore a benzina. In alcuni casi, il sistema si avvale anche della funzione Start&Stop, che spegne in automatico il motore a combustione quando il veicolo è fermo e lo riattiva immediatamente subito dopo la ripartenza.

La seconda tipologia è rappresentata invece dalle cosiddette Full Hybrid o ibride complete, che permettono di ridurre le emissioni grazie alla possibilità di percorrere tratti brevi utilizzando solo il motore elettrico. Anche in questo caso, la maggiore efficienza è garantita dalla sinergia dei due motori, quello elettrico e quello termico, a cui si aggiunge la cosiddetta frenata rigenerativa, che consente di ricaricare la batteria recuperando l'energia prodotta nella fase di decelerazione.

A questi due livelli di ibridazione si affianca infine il Plug-in Hybrid (PHEV) o l'ibrido ricaricabile: un sistema dotato di una batteria molto più potente e per questo in grado di sostenere tragitti medio-lunghi anche adoperando soltanto il motore elettrico. In questo caso, la ricarica della batteria può avvenire sia attraverso i metodi classici previsti nei sistemi Full Hybrid sia tramite una fonte energetica esterna: un'opzione, quest'ultima, resa possibile dal sistema plug-in, che offre flessibilità, maggiore autonomia e una flessibilità di gran lunga superiore.


Auto ibride: le soluzioni a favore della mobilità sostenibile

Il percorso verso la mobilità sostenibile, supportato in modo significativo dal ricorso alle auto ibride, è oggi reso più semplice da un ricco ecosistema di servizi. Secondo Unrae, considerando i dati da gennaio a giugno 2025, le auto elettriche e ibride rappresentano il 10,5% del totale delle auto immatricolate: un dato in crescita se messo a confronto con il 7,2% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

A favorire questa transizione, oltre agli incentivi statali e alle agevolazioni fiscali, è anche la proattività di molte aziende dei più diversi settori, che si sono dimostrate in prima linea nella definizione di iniziative e servizi a supporto della mobilità sostenibile.

Un ruolo centrale, in questo processo, è svolto dall'industria assicurativa, attualmente impegnata nella formulazione di garanzie accessorie specifiche per le auto ibride ed elettriche.

Per comprendere come assicurare un'auto ibrida, ma soprattutto di quali tutele è possibile usufruire con queste coperture, può essere utile guardare alle proposte di Verti, la compagnia assicurativa online già pionieristica nelle assicurazioni digitali, oggi considerata tra i principali attori anche nella formulazione di garanzie accessorie ad hoc per veicoli a basse emissioni.

La proposta, in particolare, prevede una serie di garanzie accessorie appositamente pensate per rendere più semplice e sicura l'esperienza di guida di un'auto ibrida o elettrica. Per esempio, la garanzia Furto e incendio tutela anche dai danni legati al furto del cavo di ricarica, allo smaltimento della batteria e al rimborso del costo per i mezzi pubblici in caso di malfunzionamento della colonnina di ricarica.

A questa è possibile affiancare, in presenza di veicoli elettrici, l'Assistenza stradale deluxe: un servizio di traino disponibile nel caso in cui la batteria risulti completamente scarica.

Nascono così una serie di garanzie accessorie progettate per tutelare gli automobilisti dalle principali criticità connesse all'utilizzo di automobili a basse emissioni, che rendono il percorso verso la mobilità sostenibile più vantaggioso, ma soprattutto molto più sicuro. 

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