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Ciociaria, un territorio poco conosciuto, ma estremamente ricco di cultura, architettura e natura

C’è chi ne ha sentito parlare per la prima volta leggendo il libro di Alberto Moravia, La ciociara, o, molto più probabilmente, guardando l’omonimo film diretto dal neorealista Vittorio De Sica.

C’è chi collega il basso Lazio alla retorica del ventennio fascista, che impiegava l’aggettivo ciociaro per riferirsi alla cultura e alle tradizioni popolari e folcloristiche originate in questo territorio.

C’è chi non saprebbe posizionare la Ciociaria, se non con un ampio margine di errore, su una cartina dell’Italia e forse nemmeno su di una mappa del Lazio e chi, invece, la conosce a fondo, per aver soggiornato a più riprese, durante le vacanze estive, proprio sui colli e le pianure che si trovano tra Roma e l’Abruzzo.

Nel passato, personaggi del calibro di Cicerone, San Tommaso e San Benedetto hanno vissuto, amato e trattato nelle loro opere questa terra così generosa con chi vi vive e con chi decide di visitarla; nei secoli successivi, la Ciociaria ha rivestito un ruolo fondamentale nelle strategie politico territoriali nell’Italia preunitaria, per il suo rappresentare un ponte naturale tra la Capitale e la città di Napoli.

Storia, tradizioni e costumi hanno da sempre accomunato le popolazioni che hanno vissuto e vivono in quella che, oggi, è la provincia di Frosinone.

 

I turisti sottovalutano la Ciociaria. E commettono un errore!

Nonostante potenzialità enormi, la Ciociaria resta un territorio sotto stimato dai turisti italiani e, a maggior ragione, da quelli stranieri.

Gli itinerari possibili sono diversi e, tra un centro e l’altro, è possibile trascorrere gradevolmente quattro – cinque o più giorni, visitando Anagni (conosciuta come Città dei Papi), Fiuggi, Alatri, Ferentino, Montecassino, i Monti Simbruini, le grotte di Pastena e Falvaterra, il lago di Canterno e tanto altro.

Quindi, caricate i bagagli in macchina e prenotate i vostri B&B, organizzate il camper con tutto l’occorrente per una settimana o sistemate borse e pacchi sulla vostra bici da bikepacking e studiate con attenzione l’itinerario da percorrere per raggiungere i principali punti di interesse della Ciociaria.

Tra una cittadina e l’altra, tra una passeggiata attorno al lago e una pedalata sui Monti Simbruini, vi potrete prendere un momento di relax, ad esempio visitando un sito di casino con prelievi rapidi, per poi riprendere la visita della Ciociaria nel giro di pochi minuti.

 

Il tour degli antichi siti della Ciociaria

Un territorio abitato intensamente da oltre duemila anni non può non portare su di sé i segni del passato. Ecco, quindi, che in Ciociaria è possibile spostarsi da un sito archeologico ad una città medievale, passando attraverso una serie di abbazie e conventi benedettini.

Una decina di km a nord di Frosinone, si trova il centro di Ferentino, di origine antichissima. Qui è possibile visitare l’Acropoli, di forma poligonale, resa ancora più affascinante dal Duomo romanico dell’XI secolo e dal Vescovado risalente al XIII secolo. Sono visibili anche le antichissime mura di epoca megalitica, perfettamente conservate per la lunghezza di due km e dotate ancora oggi delle dodici porte che anticamente consentivano l’accesso alla città.

Una decina di km più a nord si trova Fumone, definito l’ “Olimpo di Ciociaria”: si tratta di un castello, con relativa torre, a 800 metri di altitudine, dalla quale la vista domina quaranta paesi diversi; un punto di osservazione speciale e imprescindibile, per anticipare le invasioni nemiche e preparare la difesa di Roma.

Da Fumone, in meno di quindici minuti di auto (direzione est) si raggiunge Alatri: l’Acropoli sulla quale sorge oggi la cittadina risale al VI secolo a.C. ed è infatti il centro certamente più antico di tutta la provincia, fondato dalla popolazione degli Ernici.

Alatri ospita la Cattedrale con facciata seicentesca, la Chiesa di Santa Maria Maggiore in cui sono individuabili gli stili romanico e gotico, il Palazzo Gottifredo (stile gotico) e la Chiesa di San Francesco, di origine romanica.

Dodici km separano Alatri da Veroli, dove il turista, oltre ad ammirare la Basilica di Santa Maria Salome e la sua Scala Santa e il Duomo di Sant’Andrea, resterà affascinato dalle antiche mura ciclopiche, potrà passeggiare per le vie del quartiere medievale di Santa Croce che ospitano eleganti palazzi trecenteschi e entrare nella Biblioteca Giovardiana, risalente al 1773, che ospita oltre 18 mila volumi.

Spostandosi ancora un po’ verso est, ad una mezz’ora di auto, ci si può fermare ad Arpino: il piccolo centro ha dato i natali a Cicerone, Agrippa e Caio Mario, ma è visitato soprattutto per le imponenti mura ciclopiche che circondano l’Acropoli, la porta megalitica Arco a Sesto Acuto, unica nel suo genere e la Torre medievale.

 

Il turismo religioso in Ciociaria

Gli appassionati di storia dei Santi sanno certamente che la Ciociaria si presta anche al cosiddetto turismo religioso. Il numero di chiese, basiliche e cattedrali di cui abbiamo già parlato dà l’idea della forte presenza dell’elemento religioso in tutta la provincia di Frosinone.

Ma la Ciociaria è stata anche il territorio in cui si muoveva, predicava e pregava San Benedetto. Fu lui, nel 529 a fondare l’Abbazia di Montecassino, centro di riferimento per la diffusione del monachesimo per tutto il Medioevo e che oggi ospita le reliquie del santo. Oggi, è magnifica, con ben tre chiostri da attraversare prima di arrivare alla basilica, ma l’abbazia venne distrutta dai Longobardi, dai Saraceni, da un terremoto e dai bombardamenti alleati durante la II guerra mondiale.

Benedetto, inoltre, fondò altri tredici monasteri, dei quali oggi resta solamente il Monastero di Santa Scolastica, mentre il cosiddetto Monastero di San Benedetto o Sacro Speco è sorto solo nel XII secolo.

Entrambi tuttavia si trovano a Subiaco, in provincia di Roma, pur essendo a meno di un’ora da Anagni, altro centro da inserire a tutti i costi nel percorso turistico religioso: la cittadina è infatti nota come “Città dei Papi”, in quanto nei secoli è stata residenza e patria di quattro papi: Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII (fondatore nel 1300 del Giubileo).

Ad Anagni si trova anche la Cattedrale romanica realizzata nel 1077, all’interno della quale si trova una cripta, che, a detta degli esperti, è da considerarsi la “Cappella Sistina del medioevo”, per gli affreschi risalenti al XIII secolo che la decorano. Fu qui che papa Alessandro III scomunicò Federico Barbarossa e l’antipapa Vittorio IV.

I turisti amanti delle visite alle cattedrali, possono visitare anche l’Abbazia di Casamari, un esempio di come, grazie all’architettura gotica cistercense, secoli fa si realizzassero opere uniche e imponenti.

 

La Ciociaria per gli amanti della natura e dello sport

C’è chi, durante un tour, preferisce lasciarsi alle spalle il rumore della città, il traffico delle macchine ed immergersi completamente nella natura.

In Ciociaria, ovviamente, anche questo è possibile: i sentieri percorribili a piedi e in bici sulle verdi colline; le famose acque di Fiuggi, i cui benefici sono riconosciuti in campo medico; gli scenari incantevoli del Lago di Canterno, lago carsico circondato dai monti Ernici; le Grotte di Pastena e di Falvaterra, da visitare per immergersi in uno spettacolo naturalistico e geologico unico.

Infine, ad una settantina di km a nord ovest di Frosinone, si trova il Parco Naturale Regionale Monti Simbruini. Una vasta area montuosa protetta, ricca di acqua e quindi lussureggiante. Imponenti faggete e quercete, pianori carsici e decine di risorgive accolgono i turisti, da quelli più sportivi a quelli con meno pretese atletiche.

All’interno del Parco Monti Simbruini, che raggiungono quota 2.000 mt (in particolare, il Cotento arriva fino a 2.015 metri), si possono effettuare escursioni di trekking, di mountain bike e a cavallo, suddivise per livello di esperienza degli escursionisti.

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