Anagni
17.10.2025 - 18:00
L’amministratore delegato Mike Doustdar al quale si sono rivolti i sindacati di categoria Filctem Cgil e Femca Cisl
Dietro lo stand by c’è altro. E fa paura. Il timore che lo stop alla produzione del farmaco anti obesità “Wegovy” scattato domenica scorsa non sia affatto temporaneo prende corpo tra i sindacati di categoria e tra i lavoratori dello stabilimento anagnino di Novo Nordisk. L’accordo firmato nei giorni scorsi dalla multinazionale danese con l’azienda farmaceutica spagnola Rovi Pharmaceutical non promette nulla di buono per il futuro del sito ciociaro. Prevede infatti che dal 2026 i farmaci a base di semaglutide (“Ozempic” e “Wegovy”) vengano prodotti a Madrid, negli stabilimenti di San Sebastián de los Reyes. Così il maxi piano d’investimento su Anagni da oltre due miliardi di euro con la creazione di ulteriori 800 posti di lavoro appare più lontano che mai. E ora, nonostante le rassicurazioni dell’azienda, anche la tenuta degli attuali livelli produttivi e occupazionali nell’impianto rilevato alla fine del 2024 da Catalent desta grande preoccupazione.
Dopo aver consultato i lavoratori attraverso le assemblee, i sindacati di categoria Filctem Cgil e Femca Cisl hanno scritto al nuovo ad del colosso farmaceutico danese Mike Doustdar, al ministro delle imprese Adolfo Urso, al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca nel suo ruolo di commissario governativo per il piano industriale di Novo Nordisk su Anagni. Chiedono di “sospendere ogni ipotesi di licenziamento presso lo stabilimento di italiano, inclusi i mancati rinnovi dei contratti per i lavoratori in somministrazione, come sta accadendo in queste ore. La decisione di fermare la produzione del farmaco Wegovy nello stabilimento di Anagni non può essere accettata passivamente. Soprattutto alla luce delle recenti notizie secondo cui Novo Nordisk avrebbe stretto nuovi accordi produttivi per lo stesso farmaco con Rovi Pharmaceutical”.
Il caso agita anche la politica cittadina. Pd, Si e M5s se la prendono con il centrodestra. In una nota congiunta scrivono che “le drammatiche notizie delle ultime ore certificano il fallimento politico del centrodestra a ogni livello, compreso quello locale, dove la destra anagnina aveva parlato in lungo e in largo dell’importanza della filiera Governo-Regione-Comune e dei suoi benefici per la città. Niente di tutto questo. Il bluff è stato smascherato e insieme ai sindacati vogliamo dichiarare tutta la nostra preoccupazione per la vicenda della Novo Nordisk”.
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