Spazio satira
Anagni
22.12.2024 - 08:48
Fiducia che l’operazione produrrà frutti positivi. Anche per l’indotto. L’acquisizione dello stabilimento Catalent di Anagni da parte della multinazionale farmaceutica danese Novo Holdings viene salutata con favore dai sindacati. Che confidano in un futuro stabile per gli addetti e nella creazione di nuovi posti di lavoro. Un’investimento complessivo da 16,5 miliardi di dollari che coinvolge anche altre due fabbriche del gruppo Catalent, quelle di Bruxelles e di Bloomington (Usa), pure loro acquisite interamente dalla holding di Novo Nordisk, e che trasformerà la produzione dell’ormai ex stabilimento Catalent dalla preparazione di vaccini alla produzione e al confezionamento di farmaci anti obesità. Il passaggio di mano societario si è appena concluso. Ufficialmente l’impianto anagnino, che oggi occupa 950 addetti di cui 170 con contratto a termine o interinale, è entrato nella nuova fase, la sua seconda vita. E nonostante il tonfo in borsa del titolo Novo Nordisk di venerdì scorso legato ai deludenti dati sulla sperimentazione del farmaco dimagrante “CariSema”, l’ottimismo regna sovrano.
Anche Antonella Valeriani, segretaria provinciale della Femca Cisl, è fiduciosa per il futuro del sito anagnino e per i suoi lavoratori. Martedì scorso ha partecipato insieme ai rappresentanti delle altre sigle sindacali all’incontro con il management aziendale nella sede frusinate di Unindustria. E ne è uscita piuttosto soddisfatta.
Segretaria, qual è la reazione dei lavoratori?
«Molto positiva. Si tratta di un investimento strategico per i lavoratori e per tutto il territorio. C’è fiducia perché Catalent ha continuato ad investire, come nel caso dei lavori per il bioreattore, e ha completato l’investimento per le siringhe preriempite che si aggiungeranno a ai prodotti del nuovo gruppo. Il sito di Anagni, grazie ai suoi lavoratori, ha risposto in modo eccellente durante l’emergenza Covid anche a questo tipo di produzioni. Siamo fiduciosi che ci saranno sviluppi importanti. Quello di martedì è stato un primo incontro ancora interlocutorio, ma nei prossimi mesi seguiremo l’andamento per avere contezza dei volumi di produzione. Questo stabilimento diventerà uno dei siti più importanti del gruppo Novo Nordisk».
Nessun timore per il cambio di produzione?
«Si continueranno a garantire le produzioni Catalent in essere e in più saranno prodotti i nuovi farmaci. Ci sarà piena continuità. Dunque nessun timore».
Vi aspettate delle nuove assunzioni?
«Ci attendiamo investimenti importanti e un impatto positivo sull’occupazione. Ad oggi non abbiamo certezze su questo piano, ma siamo fiduciosi. Sicuramente verranno richieste delle competenze specifiche, sarà un’occupazione di qualità».
E le aziende dell’indotto? Che ne sarà di loro?
«Con i contratti di Catalent si andrà in continuità. L’indotto ne potrà solo beneficiare. Oggi non abbiamo ancora contezza degli investimenti specifici, ma certamente gioveranno anche all’indotto. Un’opportunità che non ci lasceremo sfuggire. Bisognerà fare squadra per coglierla al meglio».
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