Anagni
21.10.2024 - 12:00
Il tribunale di Frosinone
Era stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti dell’anziana madre. Alla quale avrebbe detto che avrebbe fatto la fine di Giulia, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato. L’uomo, un trentasettenne di Anagni, processato con il rito abbreviato è stato assolto “perché il fatto non sussiste”. La madre, sentita dal magistrato, ha di fatto affermato di aver inventato il tutto per gelosia nei confronti della fidanzata del figlio, di nazionalità romena. Lei, che appartiene a una famiglia di professionisti, non vedeva di buon occhio la frequentazione del figlio con una donna ritenuta di livello inferiore.
Eppure, a dicembre, l’uomo al termine di una giornata convulsa, con tanto di scenata in piazza, era finito in manette. Dopo la convalida, il giudice gli aveva imposto il braccialetto elettronico con divieto di avvicinarsi alla madre. Davanti al gup la stessa ha fornito una versione diversa rispetto alla denuncia. Ha affermato che il figlio non l’aveva picchiata ma presa per il collo per riportarla in casa dal balcone dove stava compiendo atti autolesionistici. Ha negato di esser stata costretta a firmare una scrittura privata per dare al figlio 2.000 euro che sarebbero serviti ad affittare un immobile dove convivere con la fidanzata. Alla fine l’uomo, difeso dagli avvocati Nicola Ottaviani e Mario Cellitti, è stato assolto. Non è escluso ora che la procura possa valutare di agire contro la donna per calunnia.
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