Spazio satira
Anagni
02.06.2024 - 13:00
Strada e cortile allagati, ricorso al badile ma anche alla carta bollata. Sono gli effetti secondari, ma non per questo sopportabili, dei lavori ancora in corso sulla frana di via Calzatora; lavori fin dall’inizio circondati da un alone di mistero. Mercoledì scorso il nubifragio che ha provocato il crollo di alcuni alberi, lo scoppio della pavimentazione stradale lungo la Circonvallazione Sud e l’allagamento di diverse zone del territorio anagnino, è stato la causa del torrente di fango che, attraversata la provinciale Cerere Navicella nel punto dove inizia la competenza comunale, si è riversato sulle abitazioni sottostanti, da un paio d’anni non nuove a quel tipo di aggressione.
La frana di via Calzatora, con i residenti che tornano a sollecitare il Comune dopo la sospensione dei lavori che consentivano di sperare nel completamento della strada dal bivio della provinciale fino all’ingresso principale del Pontifico Collegio Leoniano, con gli scavi che hanno eliminato la protezione dell’asfalto ha prodotto un quantitativo enorme di fanghiglia. Sia i vigili del fuoco che i tecnici dell’amministrazione provinciale si erano recati sul posto, impegnandosi a sollecitare il Comune ad intervenire. Tuttavia finora nessuno ha mosso un dito ed i disagi sono aumentati a dismisura.
Dopo l’asfaltatura del viadotto, ci si era illusi che si procedesse con la sistemazione del tratto che collega al parchetto: speranza vana. Scavi e perforazioni, che avevano fatto sperare nel miracolo, sono invece relativi al tratto prospiciente l’ingresso principale. Sono state effettuate le trivellazioni e realizzate palificazioni di una certa dimensione, anche se più di un tecnico locale considera le soluzioni adottate finora piuttosto approssimative. Uno dei residenti della zona afferma: «L’acqua proveniente dal piazzale e dal tetto del Collegio Leoniano era convogliata in un canale di scolo che la trasportava a valle senza danneggiare nulla; con i lavori in corso, l’acqua non arriva più da questa parte, segno che il canale dev’essere stato danneggiato o deviato». Una situazione che dovrebbe suggerire al Comune di intervenire senza indugi. Le autorità sono state informate: staremo a vedere.
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