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Guarcino-Campocatino, il ruggito di Riolo

La cronoscalata al portacolori di "Piloti Senesi". Ecco tutti i risultati dei vari Raggruppamenti

Guarcino-Campocatino, il ruggito di Riolo

Il siciliano Salvatore Riolo della squadra “Piloti Senesi” al volante della PRC A6 BMW ha ottenuto il miglior tempo assoluto incidendo il suo nome nell’albo d’oro della Guarcino Campocatino 2024 e conquistando nel contempo il Tricolore del 4° Raggruppamento.
La gara, organizzata da Safety School Drive di Frosinone, settimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità per Autostoriche ACI Sport, si è tenuta lungo i 7 chilometri della Statale 411 che dalle Campore (a metri 1251 slm) conducono all’arrivo del Picco del Paradiso (metri 1695 slm), con un dislivello di 444 m.
Riolo ha conquistato la gara con il miglior tempo generale di 7.08,32 alla media di 117,7.
Posto d’onore sul podio per Giuliano Peroni a bordo di Osella PA 8/9, primo nel 3° Raggruppamento con il tempo generale di 7.43,44 e con un distacco di 35.12.
In terza posizione Adolfo Bottura (Osella PA 9/90) in 7.49,78 con un distacco di 41,46, secondo nel 4° Raggruppamento.
Nel 1° Raggruppamento prima posizione per Tiberio Nocentini su Chevron B19 con il tempo di generale di 8.07,21. Nel 2° Raggruppamento emerge Ildebrando Motti su Porsche 911 RS Giuliano Peroni (8.20,47) . Nel 5° Raggruppamento primo posizione per Massimiliano Vitali su Formula Alfa Boxer (8.35,79).
Nella classifica riservata alle auto moderne svetta Cristian Fedeli su Formula Gloria C8, seconda piazza per Ivaldo Zoffranieri su Renault Clio; completa il podio Graziano Taglienti sulla sua Renault Clio S16 Williams.
Nella prima giornata, quella del sabato alla Guarcino Campocatino avevano acceso i motori 51 concorrenti, ammessi al via delle ricognizioni per provare le auto da gara.
Il settimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche dove si assegnavano importanti per la conquista dei titoli nazionali è stato un successo raccogliendo il consenso degli appassionati di motori. Un tracciato molto vario e divertente, affascinante ed allo stesso tempo complicato da memorizzare, che offriva sicurezza ai driver per l’ottimo grip dell’asfalto. Al sabato autore del miglior riscontro in prova nel 4° Raggruppamento era stato proprio Salvatore Riolo, che aveva fatto segnare un 3’40”68 nella seconda manche, crono più basso della giornata di prove.
L’esperto fiorentino della Bologna Squadra corse Giuliano Peroni sulla Osella PA 8/9 BMW è stato il miglior interprete del 3° Raggruppamento. Nel 1° Raggruppamento l’interpretazione del percorso del fiorentino del Team Italia, Tiberio Nocentini su Chevron, era stata il riferimento per tutti mostrando chiaramente le intenzioni del leader di categoria. Idelbrando Motti aveva confermato tutte le scelte fatte sulla Porsche Carrera del 2° Raggruppamento.


Ancora nella categoria delle vetture costruite fino al 1990 si annunciava dopo le prove un duello tra il milanese Alessandro Trentini ed il piemontese Arnaldo Pinto, entrambi protagonisti della Sport Nazionale sulle Lucchini con motore Alfa Romeo derivato dalla serie, come prevede il gruppo Sport Nazionale.
In occasione della Guarcino-Campocatino è tornato dopo 6 anni al volante della Osella PA 9/90 BMW il trentino Adolfo Bottura, che ha mostrato le sue intenzioni di vertice delle classifiche, come tra le auto coperte del 4° Raggruppamento ha fatto Casimiro Barbieri sulla energica BMW M3. Per le auto di costruzione fino al 1986 del 3° Raggruppamento in evidenza tra le turismo il siracusano Gaetano Palumbo che optava per una mescola di gomme più dura in gara sulla Fiat X1/9 Silhouette, mentre il giovane abruzzese Daniele Di Fazio su auto gemella era concentrato sul tratto più insidioso del sottobosco.

Efficaci le prove di Antonino Maiolo su Giannini 650 NP che mirava dritto alla classe TC700 del 2° Raggruppamento, dove molto cauto in prova era apparso il siciliano “Gosth” su AMS 176. Nel 1° Raggruppamento si era messo in luce durante le ricognizioni il nisseno Giuseppe Massimo Ferraro in ottima intesa con la Lancia Fulvia Sport Zagato, decisamente ammirata quanto la Fiat 1100 Ala D’Oro di Tonino Camilli e la veterana Lea Francis Sport Hyper dell’altoatesino George Prugger. 

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