Spazio satira
Alatri
23.06.2025 - 14:00
Caccia, torna a parlare l’ex assessore comunale nonché amante dell’attività venatoria Roberto Gizzi. Lo spunto del suo intervento è dato dai corsi per i selecontrolli, cacciatori “speciali” chiamati a dare un prezioso contributo al mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema. «Leggiamo, comunicati trionfali dei commissari degli Atc, soprattutto dell’Atc Fr2, per i corsi di selecontrollori (un’iniziativa importante), oltre che per la creazione di “postazioni strategiche” per l’abbattimento dei cinghiali in tutte le aree provinciali, comprese quelle assegnate e regolarmente tabellate (a proprie spese...), alle squadre, costituite nel rispetto delle norme regionali», è la chiosa di apertura di Gizzi.
E l’ex assessore prosegue: «Tutti i cacciatori del territorio comunale di Alatri sono preoccupati, perché, di questo passo, non si sa a quale forma di caccia verranno indirizzati i segugi, le cui spese per il mantenimento ammontano, annualmente, a migliaia di euro. Ma ci vogliamo rendere conto che si è passati da un eccesso all’altro? Con tutto il rispetto, mi sembra, che si stava molto meglio prima rispetto ad ora».
Da qui, l’appello lanciato da Gizzi: «Desidero, quindi, rispettosamente, rivolgere un accorato appello, sia in qualità di ex assessore del Comune di Alatri, che di amante dell’attività venatoria, a tutte le forze politiche e, in particolar modo, a quelle regionali, a ciò spinto anche da numerose richieste, pervenute da tantissimi cacciatori, che hanno la passione della caccia al cinghiale, al fine di eliminare le postazioni nelle zone tabellate. E lasciare, quindi, che gli ungulati che vi stazionano non vengano né abbattuti e né disturbati. Occorrono moderazione e rispetto, perchè i trionfalismi, sono sempre pericolosi. Ho lasciato spazio, in questi ultimi anni, ad una nuova generazione di cacciatori, nonché ad altri attori protagonisti, ma vedendo i risultati che si stanno toccando, sono stato costretto, mio malgrado, a riprendere la parola». L’augurio di Gizzi è che sulla questione si possa riaprire un confronto e un dibattito con le autorità preposte.
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