Spazio satira
L'intervista
20.01.2022 - 19:00
Per lui il palcoscenico del teatro Ariston è un luogo magico, importante. Lo ha calcato in molte vesti differenti fino a organizzarne e condurne due edizioni.
Gianni Morandi è uno dei grandi big in gara al prossimo Festival di Sanremo che inizierà il prossimo primo febbraio. Sarà in gara con "Apri tutte le porte", canzone scritta da Jovanotti e prodotta da Mousse T.
«Sanremo è un palcoscenico molto importante che ho avuto modo di vedere in tutte le sue forme – racconta Gianni Morandi in conferenza stampa -. Ricordo quando ero bambino e vedevo Modugno cantare ‘Volare'. Ricordo questo bar di Monghidoro dove c'era un televisore in bianconero e tutto il paese che era lì.
Mi fa piacere tornare, perché per me è sempre una grande scossa. Vuol dire tornare nella mischia, tornare dentro la musica dopo tempo».
Ma da dove nasce la canzone?
«La canzone nasce dopo il mio incidente, dopo essere caduto nel fuoco. Mi ha chiamato Lorenzo, ci siamo sentiti sempre più frequentemente e poi mi ha proposto un'altra canzone, ‘Apri tutte le porte'. Da qui ci è venuta in mente l'idea di proporla ad Amadeus, che poi ci ha invitati. È una canzone di speranza. Il ritmo, con un arrangiamento fondamentale, dà una bella carica.
Secondo me non è una classica canzone di Sanremo, ma spero possa piacere e divertire. Vado con entusiasmo al Festival, e spero di trasmettere qualcosa al pubblico».
Una collaborazione, quella con Jovanotti, che nasce anche da un percorso comune e da molti punti di contatto...
«Molte cose ci accomunano. L'amore per lo sport, la voglia di sperimentare sempre cose nuove. La positività. Cercare di vedere il lato positivo è un aspetto caratteriale che ci unisce, come l'amore per il rischio, la voglia di fare una cosa diversa. Dipende dal carattere credo, che anche nella difficoltà cerca di trovare una soluzione per uscirne fuori».
È un ritorno al Festival dopo molti anni per Morandi, che in sala stampa ricorda anche le difficoltà riscontrate durante l'organizzazione delle due edizioni che ha condotto.
«Ricordo, quando organizzai il Festival ha affermato che era molto difficile avere i grandi big. Oggi secondo me tutti si sono resi conto che Sanremo è un palcoscenico straordinario. Molto meglio essere in gara che ospite, perché si ha una maggiore percezione.
Inoltre ricordo che nelle mie edizioni cercavo di non avere ospiti italiani, ma principalmente stranieri».
Nel corso dell'incontro con la stampa c'è stato anche un fuoriprogramma molto divertente. Morandi ha deciso di chiamare in diretta Lorenzo Jovanotti che ha raccontato così la loro collaborazione:
«Con Gianni è stato un rincontrarsi. Ci eravamo già incrociati molte volte con tanta energia e grande affetto.
Quando ho saputo che non stava bene l'ho chiamato, anche perché penso che in quei momenti faccia piacere. Questa estate lui mi ha chiamato e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto andare a Sanremo. Mi sono messo al lavoro e abbiamo pensato anche a tante cose insieme. L'aspetto bello è che Amadeus ci ha preso».
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