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Il dramma

Tragedia al Circeo. Relitto dell’aereo sotto la lente

Accertamenti sul velivolo. Il decollo alle 8.07, l’ultimo contatto radio con la torre di controllo alle 8.36. Oggi a Latina la camera ardente

Oltre alla Procura di Latina la Commissione interna dell’Aeronautica Militare è al lavoro per risalire alle cause dell’incidente aereo in cui hanno perso la vita mercoledì scorso il comandante del 70° Stormo, il colonnello pilota Simone Mettini, e l’allievo pilota Lorenzo Nucheli, 19 anni da compiere tra pochi giorni, di Serrone. Nei giorni scorsi il pm Marco Giancristofaro ha affidato l’incarico al medico legale Gian Luca Marella di eseguire l’autopsia sui due corpi, anche i familiari di Lorenzo Nucheli hanno nominato un consulente di parte, il medico Saverio Potenza. Parallelamente agli accertamenti della Procura condotti dai Carabinieri, prosegue il lavoro della Commissione interna dell’Arma azzurra.

L’aereo monoplano Siai-Marchetti T-260B della scuola di volo dell’Aeronautica Militare, come ha riferito anche una testimone, si è avvitato e poi si è schiantato a terra e ha preso fuoco. Dopo il primo sopralluogo dove è avvenuta la tragedia nel bosco del Parco Nazionale del Circeo, la commissione interna composta da sei membri dell’Aeronautica esaminerà i relitti dell’aereo, che una volta rimossi verranno attentamente analizzati. La commissione è composta da ufficiali, tecnici specializzati e anche un pilota proprio del 70esimo stormo, oltre ad altri specialisti.

L’aereo era decollato alle 8.07 dalla pista dell’Aeroporto di Latina Scalo, alle 8.36 c’è l’ultimo contatto radio con la torre di controllo. Alcuni minuti dopo le 9 scatta l’allarme attivato da un trasmettitore di emergenza che segnala l’impatto con il suolo. Tra le prime ipotesi su cui gli inquirenti cercano dei riscontri c’è quella del guasto, che però sulla scorta della meticolosa manutenzione degli aerei della scuola di volo non sembra concreta; l’altra invece, quella di una discesa in avvitamento, sembra compatibile con il racconto di una testimone oculare, e cioè che l’aereo sia precipitato durante una manovra prevista nell’addestramento di quella mattina.

Oggi intanto è il giorno del dolore con la camera ardente allestita al Comani. L’Arma azzurra si è stretta attorno ai familiari. «Un grande dolore e una tragica perdita per l’Aeronautica Militare che continuerà a operare ogni giorno con impegno e dedizione». Non mancano i ricordi di chi ha conosciuto sia il Comandante Mettini che l’allievo Nucheli, un ragazzo impegnato nel sociale e nel volontariato e con la passione del volo. «Quest’estate l’ho incontrato diverse volte - scrive un amico di famiglia in un post - sempre con gli appunti in mano: ripassava per essere pronto alle prove della durissima selezione che poi ha superato brillantemente classificandosi tra i primi. Anche nel volo di distingueva per capacità ed attitudine». Oggi la camera ardente nella chiesetta dell’Aeroporto riservata ai colleghi e ai familiari delle vittime. Domani i funerali con gli onori militari all’interno dell’Aeroporto Comani, celebrati dal monsignore Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia. Saranno presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il generale Antonio Conserva, e il Ministro della difesa Guido Crosetto. A Latina e Serrone sarà lutto cittadino.

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