La svolta
09.10.2019 - 14:00
Il taglio dei parlamentari è legge. Ieri la Camera ha approvato in quarta lettura il testo che va a modificare la Costituzione: i deputati scendono da 630 a 400, i senatori da 315 a 200. Una sforbiciata di 345 poltrone. Maggioranza schiacciante: 553 sì, 14 no e 2 astenuti.
Tutti a favore (con pochi "distinguo"), sia le forze di maggioranza che quelle di opposizione. Il Pd ha cambiato impostazione rispetto alle tre votazioni precedenti.
Ma è un fatto che il taglio dei parlamentari rischia di ridurre la rappresentanza delle province periferiche. Come quella di Frosinone. Con l'attuale legge elettorale i collegi uninominali maggioritari scenderebbero dagli attuali 348 a 221. Cioè 127 in meno. Nel dettaglio: alla Camera passerebbero da 232 a 147, al Senato da 116 a 74. Diminuendo i collegi, l'estensione territoriale degli stessi aumenta. Per ogni deputato il numero degli abitanti passa da 96.006 a 151.210. Per ogni senatore da 188.424 a 302.420.
La sostanza politica è che si tratta di una vittoria dei Cinque Stelle. Tutti gli altri si sono adeguati. Intanto però questa sarà l'ultima legislatura "grandi numeri". Proprio per questo arriverà quasi sicuramente a scadenza naturale.
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