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La situazione

Pd, il tabù congresso

Domani doveva iniziare il tesseramento, ma non c’è intesa. L’ipotesi alla quale si sta lavorando è quella di spostare tutto a settembre-ottobre. Il commissario Federico Gianassi tesse la tela. Faccia a faccia tra Sara Battisti e Francesco De Angelis

Nuovo colpo di scena: il congresso della federazione provinciale del Pd slitta ancora. Potrebbe tenersi a metà ottobre. Forse. Domani mattina doveva aprirsi la finestra del tesseramento 2025, fino al 20 luglio. Mentre gli iscritti del 2024 avrebbero dovuto rinnovare la propria iscrizione entro il 31 luglio.

Nei primi giorni di agosto sarebbe stata predisposta l’anagrafe degli aventi diritto al voto al congresso. L’8 agosto la presentazione delle candidature alla carica di segretario provinciale. Poi l’atto finale dei congressi dei circoli, dal primo al 21 settembre. Ma giovedì sera, nel corso della riunione convocata dal commissario ad acta Federico Gianassi, si è capito che non c’era intesa tra le correnti. A sollevare le maggiori perplessità è stato Francesco De Angelis, presidente regionale del partito e referente di AreaDem in Ciociaria. Specialmente per quanto concerne il rinnovo di chi aveva sottoscritto la tessera nel 2024. Per De Angelis troppo problematiche le modalità previste, peraltro in un mese come luglio. A quel punto Sara Battisti, consigliere regionale e leader di Rete Democratica in provincia, ha voluto un faccia a faccia con De Angelis. Impossibile sapere cosa si siano detti, ma la rottura non c’è stata. D’altronde non è un mistero che Sara Battisti insiste su due temi. Il primo: non va dimenticato che a febbraio la commissione regionale di garanzia ha stabilito che il tesseramento 2024 era da considerarsi valido ai fini dell’iscrizione, non della definizione della platea congressuale. Il secondo: siamo in una fase di intese tra Rete Democratica di Claudio Mancini e AreaDem di Daniele Leodori. Sia a Roma che nel resto del Lazio. Ragione per la quale rompere il quadro a Frosinone vuol dire mettersi di traverso rispetto a tutto questo.

L’ipotesi alla quale si sta lavorando è quella di aprire il tesseramento a settembre (intorno al 10), per lasciarlo aperto una quarantina di giorni. Uniformando a questo punto tempi e procedure, sia per le nuove tessere che per i rinnovi. Rimettendo al centro della scena i 67 circoli del partito. Nella sostanza un nuovo tesseramento. L’interlocuzione è avviata, ma mancano diversi dettagli. E si sa, il diavolo si nasconde nei dettagli. Fra l’altro il congresso del Pd in provincia di Frosinone è fermo al palo da quasi sette mesi. Il “pallino” è nelle mani del deputato e commissario ad acta Federico Gianassi, che a questo punto però accenderà il semaforo verde solo dopo delle piene intese ad ogni livello.

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