Spazio satira
Frosinone
17.06.2025 - 10:00
Parlare di azzeramento di giunta a Riccardo Mastrangeli è come far vedere la “kryptonite” a Superman. Ma perché? Eppure mai come adesso una verifica politica e amministrativa all’interno del centrodestra sarebbe opportuna. Sono passati tre anni da una vittoria della quale si sono smarrite le tracce. Basta pensare al fatto che ben 9 consiglieri eletti in maggioranza hanno preso le distanze. E nonostante il “soccorso” arrivato dalle opposizioni, nell’aula di Palazzo Munari Mastrangeli è sempre sul filo dei numeri: 17, 16, 15. Su 33. Con il numero legale assicurato dalla Lista Marzi.
L’azzeramento della giunta in realtà consentirebbe un doppio “tagliando”: politico e amministrativo. Permettendo di fare un punto della situazione serio sia sulla posizione (e sui risultati) degli assessori che sul rapporto tra la rappresentanza nell’esecutivo e la consistenza dei gruppi. Inevitabilmente diversi assetti verrebbero messi in discussione ed è probabilmente questo che Riccardo Mastrangeli intende evitare. Eppure, è chiaro a tutti che servirebbe un “reset” per affrontare gli ultimi due anni di consiliatura con un’accelerazione diversa. Ma quali sarebbero le posizioni più a rischio all’interno della giunta qualora si procedesse ad una verifica nell’alveo originario del centrodestra?
Intanto quella dell’assessore al bilancio Adriano Piacentini. Non è una questione di competenze e di impegno. Il fatto è che Piacentini da un anno non ha più alcun sostegno in Consiglio. Il gruppo di Forza Italia, nel frattempo arrivato a 3 esponenti, esattamente dodici mesi fa ha “sfiduciato” Adriano Piacentini. Prendendo le distanze dall’Amministrazione Mastrangeli. E il “no” al rendiconto è pesantissimo sul piano politico. Piacentini, eletto in FI, in giunta è un tecnico esterno. Di fiducia del Sindaco, ma anche di Nicola Ottaviani, ex primo cittadino, parlamentare e segretario provinciale della Lega. Il nodo è politico, perché Frosinone è un Comune capoluogo, attenzionato dai livelli regionali (e forse perfino nazionali) dei partiti del centrodestra. Difficile spiegare perché Forza Italia, fondatore della coalizione, resta fuori (con 3 consiglieri) e in giunta ci sono assessori privi di sostegno in aula.
Rossella Testa è assessore al centro storico. Della Lega. Blindata da Riccardo Mastrangeli dopo il gesto dell’ombrello al Giardino in risposta alle critiche di alcuni cittadini. In quegli stessi giorni Mastrangeli revocò l’assessore Valentina Sementilli (Lista Ottaviani), per la quale si parlava di un’adesione a Fratelli d’Italia (ora è in Forza Italia). Il primo cittadino agì in quel senso su indicazione di Ottaviani. Due pesi e due misure. Si potrebbe aggiungere che il gruppo del Carroccio è dimezzato rispetto all’inizio: da 2 a 1 consigliere. Infatti il capogruppo Giovanni Bortone è... all’opposizione. Ma nel merito dei problemi, al centro storico non c’è stata alcuna inversione di rotta. Anzi. Neppure l’ultimazione di piazza Turriziani è servita a dare la spinta necessaria. Dove sono il decoro e l’arredo urbano? Dove sono la crescita e la programmazione? Dove sono le iniziative finalizzate a rendere “attrattiva” una zona che continua a perdere residenti? Dove sono i posti auto?
Simona Geralico (Fratelli d’Italia) è l’assessore alla cultura. Ruolo prestigioso e propositivo. E con un indubbio taglio anche politico, senza nascondersi dietro un dito. La domanda è: chi decide le politiche culturali? La sensazione forte è che lo faccia il sindaco Riccardo Mastrangeli. Ma allora quale ruolo per l’assessore, peraltro di un partito (FdI) che guida il Ministero della Cultura in Italia? Per esempio: cosa pensa Simona Geralico della questione del futuro del Nestor? Parliamo del Teatro della città, ancora in attesa di un progetto “validato” per il finanziamento. È una questione importante, fondamentale, sulla quale non si può fare finta di nulla. Ma sarebbe interessante sapere altresì se l’assessore ha avuto voce in capitolo per quanto riguarda i festeggiamenti allo Scalo e per quelli dei Santi Patroni. Non sono considerazione di secondo piano. Affatto. Anche perché Simona Geralico in giunta rappresenta FdI. Ha ancora la totale copertura politica del partito e del gruppo?
Angelo Retrosi (Lista Ottaviani) è l’assessore ai lavori pubblici e manutenzioni. Lui ha la totale copertura politica di Nicola Ottaviani. Però al terzo anno di consiliatura, quali opere di svolta sono state realmente ultimate? Piazza Turriziani era come un rigore a porta vuota. Per il resto, dalla mobilità agli impianti sportivi, è sempre un percorso in salita, peraltro costellato da polemiche all’interno della maggioranza. Pensiamo allo scontro con FdI sul finanziamento per la scuola Campo Coni. Per non parlare delle manutenzioni e dell’illuminazione nelle periferie. Si poteva e si doveva fare molto di più. Sembra che al Comune di Frosinone per Riccardo Mastrangeli gli assessori devono avere un solo requisito: rispondere completamente soltanto a lui. Ecco perché non vuole l’azzeramento. Magari i partiti e i gruppi potrebbero riscoprire un certo “orgoglio”. E farsi sentire.
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