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L'intervento

Ruspandini: «Passi da gigante per Acqua Filette. Pietro Ricci un esempio per i giovani»

Parole di elogio del deputato di Fratelli d'Italia per l'impresa di acqua minerale

Pochi giorni fa la notizia di un nuovo investitore di fama mondiale. Oggi, Massimo Ruspandini, deputato di Fratelli d'Italia, si è congratulato con la famiglia Ricci, che con un grande lavoro ha reso Acqua Filette una vera e propria eccellenza: «In Ciociara, la nostra terra, ci sono imprese che a livello nazionale fanno arrossire i competitors. Ci sono imprenditori che con tenacia, sacrifici, passione e, forse anche quella sana "tigna", sempre famosa e propria delle nostre parti, caratterizza e contraddistingue i nostri territori e chi, ostinatamente, continua a viverci, lavorarci e costruirsi un futuro dando reddito e garantendo lavoro. Come Deputato della Repubblica ma, permettetemi, ancor prima, come cittadino orgoglioso della nostra terra, non posso non sottolineare, con grande piacere ed immensa soddisfazione, quanto realizzato da Pietro Ricci con Acqua Filette (Guarcino)». 

«Nelle scorse settimane - ha proseguito Ruspandini - i più forse, non se ne saranno neppure accorti, Acqua Filette ha visto entrare nel proprio capitale sociale, la famiglia Alessandri. Un colosso. Si tratta della famiglia che fa capo a Nerio Alessandri, patron di Technogym, azienda leader nel settore del fitness, che offre attrezzature e servizi per lo sport e il benessere. Un binomio che si fonda sul benessere visto che Acqua Filette è una sorgente d'acqua nata nel 1894, conosciuta per la sua purezza e le basse concentrazioni di nitrati. Ricci con l'aiuto di chi come lui ha creduto in questo percorso, dopo aver inventato la bottiglia d'acqua bordolese e dopo aver compiuto passi da gigante portando l'acqua e quindi la Ciociaria e Guarcino, sui tavoli di praticamente quasi tutti i ristoranti stellati della Capitale e non solo, dopo aver fatto sì che anche alla recente Festa per la Repubblica, presso il Quirinale, ci fosse solo l'acqua Filette su tavoli senz'altro ancor più prestigiosi, così come accade nei Ministeri e a Palazzo Chigi, ha saputo catalizzare l'attenzione di uno dei gruppi mondiali più importanti del proprio settore. Secondo le informazioni rese pubbliche il gruppo Alessandri è entrato rilevando il 49% delle quote. Il resto rimane a Pietro Ricci e suo figlio Stefano».

E ancora: «Alla famiglia Ricci va dato atto di tenacia, visione, sacrificio ed impegno che vanno rimarcati in un territorio che spesso, vive, purtroppo, solo di impressioni e di troppe invidie. All'amico Pietro e a Suo figlio Stefano e a tutta la Sua famiglia, un plauso con la gratitudine per quanto fatto a favore della nostra terra sperando che magari anche altri possano far propria la cultura dell'impegno a scapito di quella della rassegnazione e del lamento che purtroppo caratterizza negativamente un territorio che, al contrario, dimostra di poter registrare tali risultati dopo enormi sacrifici».

Infine un appello ai giovani: «Magari, analizzando quanto accaduto, potranno mettersi in gioco nel saper fare impresa con le stesse caratteristiche caratteriali e le doti imprenditoriali che Ricci con umiltà, pragmatismo e senza voler per forza apparire, ha saputo fare in un territorio quello della nostra amata terra dove spesso si vedono troppe maschere e pochi volti come direbbe il grande Pirandello» ha concluso Ruspandini.

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