Spazio satira
L'incontro
01.06.2025 - 09:30
Si riparte sempre dal partito, dalla politica, dal confronto, dalla militanza, dalla base. Venerdì a Fiuggi, presso l’hotel San Giorgio, c’è stata un’importante riunione dei presidenti di tutti i circoli (60) di Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone. Alla presenza del parlamentare e coordinatore provinciale Massimo Ruspandini e del deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale di FdI. Segnale forte e chiaro: l’asse di ferro tra i due è sempre più netto. La rotta di Fratelli d’Italia non cambia e il ruolo dei presidenti dei circoli rimane centrale. Perché sono loro la “cinghia di trasmissione” tra la base e i vertici del partito.
Non a caso Massimo Ruspandini lo ha evidenziato sui social network: «I presidenti di circolo sono il cuore pulsante del partito. Sono i rappresentanti delle nostre comunità territoriali. A loro va il mio grazie per come hanno condotto la fase congressuale, per quello che fanno e sapranno fare per e nei nostri Comuni. Siamo fortunati ad avervi e ad avere un coordinatore regionale come Paolo Trancassini, anche oggi, in occasione della riunione dei presidenti per la consegna delle tessere, superlativo». Ha detto Ruspandini nel corso dell’incontro: «Ogni giorno siamo chiamati a dare seguito allo straordinario lavoro del nostro leader e presidente del consiglio Giorgia Meloni. La fase congressuale, indubbiamente brillante, ha messo in evidenza un radicamento territoriale irrinunciabile».
I numeri sono indicativi: 7.000 iscritti e 60 congressi di circolo. Aveva sottolineato Ruspandini nei mesi scorsi: «In un’epoca in cui si vota sempre meno, proprio il partito che ha il leader più forte e autorevole (le cui scelte sarebbero accettate da tutti) sente il bisogno di evidenziare il profilo della democrazia rappresentativa non calata dall’alto ma elettiva». Concetto ribadito venerdì. Fra l’altro mai come in questo momento in Ciociaria la stagione congressuale è un passaggio non semplice da affrontare per diversi altri partiti. A Fiuggi si è proceduto alla consegna delle tessere sottoscritte ai presidenti, che poi a loro volta le daranno ai militanti. Si tratta di passaggi finalizzati a rafforzare il senso di comunità politica.
Argomenta Massimo Ruspandini: «Siamo un partito vero, radicato, “pesante”. All’interno del quale c’è una forte responsabilizzazione. Andiamo incontro ad una stagione nuova, nella quale sarà sempre più evidente che la politica non la fanno soltanto gli eletti, ma soprattutto gli iscritti. Nei circoli, nella federazione provinciale. La presenza del coordinatore regionale Paolo Trancassini a questo appuntamento è quantomai indicativa. E lo ringraziamo. L’elemento da sottolineare è che abbiamo svolto i congressi ovunque, anche nei circoli dove c’erano dieci iscritti. In un partito che ormai è attestato al 30% potrebbe esserci la tentazione di restare a casa. Invece no, noi rilanciamo: circoli sempre più centrali per favorire la partecipazione dal basso. E alla vita di partito partecipano tutti: dai militanti di vecchia data a chi è arrivato da poco. Il presidente di circolo è come il segretario di sezione di qualche decennio fa: ha un compito fondamentale, insostituibile. Per questo motivo insisto sul fatto che avere un partito “pesante” (nel senso di strutturato) è un valore aggiunto irrinunciabile».
Una leadership politica, quella di Massimo Ruspandini all’interno della federazione provinciale di Fratelli d’Italia, fuori discussione e perfino rafforzata dalla fase congressuale. Paolo Trancassini, parlamentare e coordinatore regionale del partito, rileva: «Nei mesi scorsi, rivolgendomi a Massimo Ruspandini, dissi: “Pur avendo fondato il partito in questa provincia, non si è messo alla porta per dire: tu mi sei simpatico, entra, tu mi sei antipatico, resta a casa”. Confermo quel giudizio perché mi piace il modello di partito che c’è in provincia di Frosinone. Un modello costruito sulla consapevolezza che il cuore di Fratelli d’Italia è tanto a Palazzo Chigi quanto in un circolo di piccole dimensioni. Siamo un partito-comunità, che ha sempre messo la politica al primo posto, anche quando eravamo al 4%. Come ho già avuto modo di dire in diverse occasioni, non abbiamo mai cercato il consenso facile. Ci siamo invece concentrati sul confronto e sulla classe dirigente». Ha affermato Paolo Trancassini nel suo intervento a Fiuggi: «Massimo Ruspandini è un esempio di gestione del partito, uno che media e risolve ogni tipo di situazione interna. E per questo lo ringrazio».
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