Spazio satira
L'analisi
29.08.2024 - 11:00
Claudio Fazzone si dice ottimista sull’esito finale della verifica politica all’interno del centrodestra regionale, ma al tempo stesso evidenzia come Forza Italia si aspetta un rafforzamento in giunta. Altrimenti è pronta a ritirare gli assessori di riferimento.
Siamo alla vigilia della ripresa dell’attività politica anche alla Regione. Il senatore Claudio Fazzone è il coordinatore degli “azzurri” nel Lazio. Ha spiegato all’Agenzia Nova: «Stiamo lavorando per cercare di migliorare la situazione in Regione e renderla più propositiva e unitaria. Non abbiamo chiesto nulla, perchè spetta al presidente Rocca e al partito di maggioranza, Fratelli d’Italia, proporre delle soluzioni. Il mio partito ha posto un problema di cambiamento di numeri all’interno del consiglio regionale. È chiaro che se dobbiamo stare all’interno di una coalizione, nella quale non ci vengono concessi dei ruoli dove lavorare per rafforzare il consenso di FI e della stessa coalizione, siamo pronti a rimettere anche i nostri due assessorati, continuando a sostenere la maggioranza e il programma elettorale per cui siamo stati eletti. Questo a dimostrazione, rispetto a chi diceva il contrario, che non ne facciamo una questione di poltrone».
Il nodo politico nasce da quello... numerico. La maggioranza di centrodestra ha 32 consiglieri, ai quali bisogna aggiungere il presidente Francesco Rocca. Le opposizioni ne contano 18, rispetto ai 20 iniziali. Perché 2 esponenti hanno aderito a Forza Italia. Questo il quadro nella coalizione: 22 consiglieri di Fratelli d’Italia, 7 di Forza Italia (8 considerando l’intergruppo con Noi Moderati), 1 della Lega. Poi c’è Rocca. Ma a mutare sono stati i rapporti di forza tra gli “azzurri” e la Lega. Alle elezioni di febbraio 2023 entrambi i partiti hanno eletto 3 consiglieri. Esprimendo quindi 2 assessori a testa. Poi la situazione è cambiata. Nella Lega adesso è rimasto un solo consigliere: Laura Cartaginese. Forza Italia è arrivata a quota 7. Ai tre eletti (Giorgio Simeoni, Fabio Capolei e Cosmo Mitrano) si sono aggiunti prima Marco Colarossi e Roberta Della Casa, provenienti dal Movimento Cinque Stelle. Quindi Angelo Tripodi, eletto nella Lega. Infine Pino Cangemi (sempre del Carroccio), vicepresidente del consiglio regionale del Lazio (per lui quello in Forza Italia è stato un ritorno). Si arriva a quota 8 considerando l’intergruppo con Noi Moderati di Nazzareno Neri. Gli assessori sono Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Mentre per il Carroccio in giunta ci sono Pasquale Ciacciarelli e Simona Baldassarre.
Ha detto Fazzone all’Agenzia Nova: «C’è una situazione mutata, in consiglio regionale Forza Italia è cresciuta con l’adesione di consiglieri provenienti da altri partiti: questo significa che siamo attrattivi e rafforziamo, di conseguenza, il consenso di tutto il centrodestra. Quindi, al presidente Rocca e a Fratelli d’Italia, che ha il ruolo di padre di famiglia della coalizione, abbiamo posto un problema di considerazione per ciò che stiamo facendo per rafforzare tutto il centrodestra: spetta a loro proporre delle soluzioni e noi valuteremo il da farsi. I nostri due assessori devono essere messi nelle condizioni di lavorare serenamente sullo stesso piano degli altri partiti per rafforzare l’azione amministrativa. Non si può pretendere dai nostri consiglieri regionali di essere presenti per il numero legale e la votazione dei provvedimenti in aula senza avere una considerazione politica e amministrativa».
A settembre in consiglio regionale arriverà il Documento di economia e finanza regionale 2025. Un test non di poco conto. Dicevamo che Fazzone è comunque ottimista. Ha dichiarato all’Agenzia Nova: «C’è una discussione in corso, abbiamo parlato dei metodi e dell’azione amministrativa, dove c’è una sensibilità comune. L’azione amministrativa deve essere condivisa e partecipata, fondamentale all’interno della coalizione. Per gli incontri che abbiamo fatto, sono ottimista che si possa trovare un accordo definitivo prima che il consiglio si riunisca. Noi siamo sempre responsabili e corretti. Non ci sono dissapori in maggioranza e con il presidente Rocca, ma si è posto un problema di verifica». Adesso però arriverà il momento della verità. Per il centrodestra un test politico di grande importanza.
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