Lo scenario
02.06.2023 - 15:30
C'è una sorta di "maledizione" che sembra aleggiare sull'attribuzione delle deleghe ai consiglieri provinciali. Ogni volta che si è ad un passo dal traguardo viene fuori una situazione che richiede approfondimenti. Determinando inevitabili slittamenti. Il presidente Luca Di Stefano ha definito il quadro. Manca però un tassello. Fondamentale, perché riguarda Riccardo Ambrosetti, consigliere di Fratelli d'Italia eletto (nel dicembre 2021) con 3.099 voti ponderati.
Ambrosetti ha giocato un ruolo importante e strategico pure alle recenti comunali di Anagni: è stato il più votato tra i consiglieri. Evidente che sia in pole position per la nomina ad assessore. Non solo: anche per il ruolo di vicesindaco. Sono valutazioni che spettano naturalmente a Daniele Natalia, ma sul tavolo queste opzioni ci sono.
Il punto è che un eventuale ingresso in giunta comporterebbe le dimissioni da consigliere comunale e quindi verrebbe meno il presupposto per mantenere il ruolo di consigliere provinciale. Vero che alla Provincia mancano meno di sette mesi al termine del mandato dei consiglieri, ma in ogni caso parliamo di un ruolo importante. Fratelli d'Italia conta due esponenti nell'aula dell'ente di piazza Gramsci: Riccardo Ambrosetti e Stefania Furtivo.
Se Ambrosetti dovesse entrare a far parte della giunta di Anagni in consiglio provinciale subentrerebbe Rossana Carnevale (sarebbe un ritorno), che di voti ponderati nel 2021 ne mise in fila 1.833. Va detto che Rossana Carnevale appare adesso lontanissima da FdI. Con ogni probabilità sono incorso pure delle valutazioni politiche da parte di Riccardo Ambrosetti.
I prossimi giorni Luca Di Stefano avrà una serie di impegni importanti, ragione per la quale l'assegnazione delle deleghe appare destinata a slittare intorno alla metà di giugno. Dicevamo che lo schema comunque è sul suo tavolo. Manca soltanto una casella. Nell'attribuzione delle deleghe verranno coinvolti tutti i 12 consiglieri.
Vale la pena ricordare la composizione dell'aula. Il Partito Democratico ha quattro rappresentanti: Enrico Pittiglio, Alessandro Mosticone, Antonella Di Pucchio, Gaetano Ranaldi. La Lega due: Andrea Amata e Giuseppe Alessandro Pizzuti. Due anche per Fratelli d'Italia: Riccardo Ambrosetti e Stefania Furtivo. Quindi ci sono: Gianluca Quadrini (Forza Italia), Valentina Cambone (Polo Civico), Luigi Vacana (Provincia in Comune) e Alessandro Cardinali (Gruppo Misto).
Assegnando le deleghe a tutti, Luca Di Stefano darebbe un'impostazione non soltanto bipartisan ma altresì sganciata definitivamente da quelli che sono stati gli schieramenti in campagna elettorale. Sarebbe un segnale importante, anche se davanti ci sono pochi mesi. Esattamente sette prima del rinnovo del Consiglio. Quanto al ritorno all'elezione diretta, il dibattito in Parlamento è avviato, ma sui tempi è impossibile fare previsioni.
Intanto ieri mattina a Roma c'è stato un incontro dell'Upi Lazio. Al quale ha partecipato Gianluca Quadrini. Rileva il capogruppo di Forza Italia alla Provincia: «Le Province rappresentano un ingranaggio indispensabile nel governo dei territori ed è importante sottolineare come viene sempre più maturando l'esigenza di cambiare per essere in condizione di svolgere un ruolo fondamentale nella ripresa dei nostri territori. E con grande orgoglio posso dire che la Provincia di Frosinone è sempre più protagonista di questa crescita avendo dimostrato grande capacità di programmazione e pianificazione di progetti per supportare i nostri Comuni nelle attività».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione