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Cassino

“Business dei dializzati” al Sant’Eugenio. Aperta una doppia inchiesta

Il primario Roberto Palumbo , originario di Cassino, è stato sospeso. Mentre la Asl ha avviato verifiche interne

“Business dei dializzati” al Sant’Eugenio. Aperta una doppia inchiesta

L’ospedale Sant’Eugenio

Doppia inchiesta per far luce sul presunto “business dei dializzati”, che ha portato all’arresto del primario del Sant’Eugenio Roberto Palumbo - originario di Cassino - e dell’imprenditore abruzzese Maurizio Terra. Entrambi fermati subito dopo uno scambio di denaro, somma ritenuta dagli inquirenti una mazzetta per “pilotare” il trasferimento dei pazienti. Ed entrambi ai domiciliari. L’inchiesta della procura di Roma, condotta dalla sezione Anticorruzione della Squadra mobile, ha coinvolto 12 persone tra medici, imprenditori e titolari di società specializzate. Un’inchiesta aperta per far luce su un’ipotesi di corruzione: secondo il pm, a non quadrare era la gestione di pazienti in dialisi dimessi che venivano quindi “dirottati” verso strutture convenzionate. Mentre le indagini della magistratura vanno avanti senza sosta, anche la Asl ha avviato verifiche interne sospendendo il primario, ora ai domiciliari nella casa di famiglia a Cervaro.

Provvedimento avverso il quale la difesa del dottor Palumbo - l’avvocato Antonello Madeo - sta valutando la presentazione di un ricorso. L’azienda sanitaria, che ha intanto istituito una commissione interna, ha dichiarato di seguire l’evoluzione dell’indagine con estrema attenzione e si è detta «disponibile a collaborare per permettere un rapido chiarimento della vicenda». Ma non è tutto: è stata infatti costituita dalla Regione una commissione disciplinare dedicata. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha detto: «Agiremo senza sconti».

Ha poi aggiunto che «ci sarà anche un approfondimento sulle strutture coinvolte» al fine di valutare una «eventuale sospensione degli accreditamenti», annunciando inoltre l’intenzione della Regione di costituirsi parte civile in un futuro procedimento. Si è inoltre proceduto con la acquisizione della documentazione presso il San’Eugenio ma anche nei centri accreditati per escludere casi di malasanità. I membri della commissione studieranno ogni caso, quindi stileranno una relazione conclusiva e nell’eventualità di casi sospetti si procederà con il trasferimento per competenza alla magistratura. C’è poi un capitolo a parte, che potrebbe interessare la Corte dei Conti: il capitolo relativo alle spese. I magistrati contabili hanno infatti avviato un’analisi preliminare dei fatti per stabilire se ci possano essere o meno margini di intervento e dunque di sanzione.

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