Spazio satira
Il dibattito
01.11.2022 - 11:00
Claudio Durigon e Matteo Salvini
Claudio Durigon torna sottosegretario. Al Ministero del Lavoro. Dove era già stato dal 13 giugno 2018 al 5 settembre 2019 nel primo Governo Conte. Successivamente, dal 1° marzo al 2 settembre 2021, era stato sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze nell'Esecutivo guidato da Mario Draghi. Il senatore e coordinatore regionale della Lega si conferma uno dei fedelissimi del leader Matteo Salvini. Fra l'altro Claudio Durigon è stato il "papà politico" di Quota 100, provvedimento simbolo del Carroccio nella prima parte della scorsa legislatura.
L'orizzonte di Durigon
Ha detto Claudio Durigon: «Sono soddisfatto, è il mio campo e spero di fare bene. Mi metterò subito al lavoro sui tanti dossier che interessano il settore». Quindi ha argomentato: «Sono felice per l'incarico e ringrazio il Governo e il mio partito per la fiducia riposta. Da oggi sarò al lavoro sulle tante questioni cardine che vanno affrontate e risolte in tempi brevi. Per prima cosa mi concentrerò sul superamento della legge Fornero e per rendere effettivo il progetto della Lega di quota 41». Di cosa si tratta? Quota 41 è attualmente destinata ai lavoratori "precoci" e i requisiti richiesti per accedervi sono: almeno 12 mesi di contributi versati, derivanti da effettivo lavoro, anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni di età; almeno 41 anni di contributi; appartenenza a una delle 5 categorie tutelate (disoccupati, invalidi, caregiver, lavori usuranti, lavori gravosi). La richiesta della Lega (ma anche di alcuni sindacati) è, nello specifico, quella di predisporre una Quota 41 per tutti. Per finanziare la misura in questione, la Lega ha proposto di modificare il reddito di cittadinanza. Sull'argomento Durigon non si sbottona ma spiega: «Il reddito di cittadinanza va riformulato nella sua applicazione. Come Lega proponiamo che venga rimodulato per quelle persone che sono in grado di lavorare mentre va reso più specifico per chi ha necessità di un reddito di inclusione». I parlamentari del Carroccio eletti nel Lazio, Simonetta Matone, Giovanna Miele e Nicola Ottaviani, affermano: «Congratulazioni e buon lavoro a Claudio Durigon e a Federico Freni entrati a pieno titolo nella squadra di Governo, rispettivamente come sottosegretario al Ministero del Lavoro e sottosegretario al Ministero dell'Economia e Finanze. Si tratta di una scelta importante: entrambi i dicasteri sono chiamati a scelte impegnative e strategiche per il futuro del Paese, e la competenza sia di Durigon che di Freni sono un valore aggiunto non solo per l'Italia ma anche per tutto il Lazio. Una scelta di elevato profilo, e un importante segnale della Lega che dimostra attenzione alle istanze del territorio, portando al governo esponenti di 8 regioni italiane».
La squadra
Il giuramento dei sottosegretari ci sarà domani, 2 novembre. Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha spiegato che nella seduta del consiglio dei ministri del 4 novembre verrà attribuita la delega agli 8 sottosegretari che diventeranno vice-ministri. Ecco l'elenco dei vice-ministri: Edmondo Cirielli (Fratelli d'Italia) agli Esteri, Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) alla Giustizia, Maurizio Leo (Fratelli d'Italia) al Mef, Valentino Valentini (Forza Italia) al Mise, Vannia Gava (Lega) all'Ambiente, Galeazzo Bignami (Fratelli d'Italia) ed Edoardo Rixi (Lega) alle Infrastrutture e Trasporti, Maria Teresa Bellucci (Fratelli d'Italia) al Lavoro e alle Politiche Sociali. Questa la squadra dei sottosegretari: Giorgio Silli e Maria Tripodi agli Esteri, Emanuele Prisco, Wanda Ferro e Nicola Molteni agli Interni, Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari alla Giustizia, Isabella Rauti e Matteo Perego alla Difesa, Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino all'Economia, Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci al Mise, Claudio Barbaro all'Ambiente, Patrizio La Pietra, Luigi D'Eramo all'Agricoltura, Tullio Ferrante ad Infrastrutture e Trasporti, Claudio Durigon al Lavoro, Paola Frassinetti all'Istruzione, Augusta Montaruli all'Università e Ricerca, Gianmarco Mazzi, Lucia Borgonzoni e Vittorio Sgarbi alla Cultura, Marcello Gemmato alla Salute., Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano ai Rapporti con il Parlamento. Questi infine i sottosegretari alla presidenza del consiglio dei ministri: Alessio Butti (Innovazione), Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma), Alberto Barachini (Editoria), Alessandro Morelli (Cipe).
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