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Verso il voto

Elezioni Politiche, nel prossimo Parlamento -36,5% di rappresentanti

La campagna elettorale si è aperta ieri ufficialmente per il rinnovo delle Camere. I deputati saranno 400 mentre i senatori saranno 200

Il countdown è iniziato. La campagna elettorale è ufficialmente iniziata ieri, trentesimo giorno prima delle elezioni. Anche se l'attuale legislatura sarebbe dovuta terminare, da calendario, a marzo 2023, vista la crisi di governo e le conseguenti dimissioni di Mario Draghi, le urne nel Bel Paese si apriranno già in questo 2022. Nel dettaglio, la data delle elezioni è quella del 25 settembre 2022; un appuntamento importante, anche perché le prossime politiche in Italia vedranno l'entrata in vigore della riforma del taglio dei parlamentari, che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e 21 settembre 2020.

Il prossimo Parlamento così sarà composto da 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato. Salvo improbabili modifiche nei prossimi mesi, sarà confermato anche il Rosatellum come legge elettorale. Ancora delle incognite invece in merito a quello che sarà lo scacchiere politico, con i sondaggi che al momento darebbero come favorito per la vittoria il centrodestra. Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% è riservato al voto delle circoscrizioni Estero.

Nella parte maggioritaria l'Italia è stata suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento. Nella parte proporzionale, ogni listino è formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati. Non sono previste le preferenze con il listino che è "bloccato": per eleggere gli eventuali onorevoli si procederà in ordine di lista.

La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, mentre i voti dati solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che lo appoggiano. I partiti, quindi, già sono scesi in campo per illustrare le proprie idee e per far eleggere i propri rappresentanti in un Parlamento che si troverà a dover gestire una situazione complicata per il Paese.

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